Razzisti a parole (per tacer dei fatti)
- Editore:
Laterza
- Collana:
- Il nocciolo
- Data di Pubblicazione:
- 13 ottobre 2011
- EAN:
9788842096214
- ISBN:
8842096210
- Pagine:
- 144
- Formato:
- brossura
- Argomenti:
- Migrazioni, immigrazione, emigrazione, Cultura e società
Descrizione Razzisti a parole (per tacer dei fatti)
Altro che scomparso: il razzismo - quello più subdolo, quello a parole - è uno spettro che s'aggira per l'Europa. In alcuni paesi c'è chi se ne è reso conto, c'è chi resiste: nelle istituzioni, tra chi fa informazione, nell'opinione pubblica. In Italia no: il linguaggio razzista ha ormai permeato non solo la discussione da bar, ma il discorso pubblico e politico a tutti i livelli (tanto a destra quanto a sinistra), il mondo dell'informazione, e le chiacchiere di tanti, troppi cittadini Zingari e clandestini campeggiano sui giornali; argomenti pseudo-scientifici invadono i commenti degli editorialisti epiteti, barzellette e luoghi comuni provocano bonaria ilarità (e non, come ci sarebbe da aspettarsi, immediata indignazione). Perché, almeno a parole, non si è fatto un solo passo in avanti: gli immigrati sono sempre altri (comunque non italiani), i rom sempre irriducibilmente delinquenti, la nostra cultura e le nostre abitudini (ma quali?) sono sempre migliori (e sempre sotto assedio, attaccate). E i clandestini sono diventati un tipo antropologico, una minaccia costante, una 'specie' da combattere. Federico Faloppa, con esempi tratti dal linguaggio politico e mediatico degli ultimi vent'anni, attraverso l'analisi e lo smontaggio di stilemi linguistici, testi, argomentazioni, e con un piglio da inchiesta, mostra quanto nessuno sia al riparo dall'imbarbarimento verbale, e quanto ci appaia purtroppo accettabile ciò che dovrebbe invece inquietare ognuno di noi.
Recensioni degli utenti
Non sono razzista ma...-16 gennaio 2012
Quante volte si ode questa affermazione: da qui parte il prof. Faloppa per farci riflettere sui luoghi comuni di cui spesso cadiamo vittime. E nel sottolineare come la comunicazione dei mass media e dei personaggi pubblici sia frequentemente razzista - più o meno consapevolmente - ci conduce in un'analisi del nostro comportamento decisamente interessante. Un libro da non perdere!