Come una rana d'inverno. Conversazioni con tre donne sopravvissute ad Auschwitz: Liliana Segre, Goti Bauer, Giuliana Tedeschi di Daniela Padoan edito da Bompiani

Come una rana d'inverno. Conversazioni con tre donne sopravvissute ad Auschwitz: Liliana Segre, Goti Bauer, Giuliana Tedeschi

Editore:

Bompiani

Collana:
I Lemuri
Data di Pubblicazione:
14 gennaio 2004
EAN:

9788845201172

ISBN:

8845201171

Pagine:
224
Formato:
brossura
Argomenti:
Seconda Guerra Mondiale, Storia d'Europa
Acquistabile con la

Descrizione Come una rana d'inverno. Conversazioni con tre donne sopravvissute ad Auschwitz: Liliana Segre, Goti Bauer, Giuliana Tedeschi

Sulla Shoah hanno ormai scritto in molti - forse in troppi - ma un aspetto fondamentale è finora rimasto stranamente in ombra: le donne, che nelle selezioni ad Auschwitz costituirono, insieme ai bambini, quasi il 70% dei prigionieri inviati alle camere al gas. Questo libro, articolato in tre conversazioni con Liliana Segre, Goti Bauer e Giuliana Tedeschi - italiane deportate ad Auschwitz e prigioniere nel campo femminile di Birkenau nel 1944 - mette in luce la diversa esperienza femminile della prigionia e della testimonianza.

Recensioni degli utenti

e condividi la tua opinione con gli altri utenti
5 di 5 su 1 recensione

Non siamo piu' donne.Di c. monica-20 luglio 2011

Questo luogo non e' fatto per gli esseri umani, qui non ci sono uomini o donne, soltanto pezzi di ricambio. Le prigioniere arrivano in campo e immediatamente vengono trasformate in numeri che identificano la schiava destinata alla morte, ma solo dopo aver lavorato per lo sforzo bellico tedesco. Che donne siamo noi che siamo costrette ad aiutare i nazisti al nostro stesso annientamento, sopravvivere in questo inferno e' impossibile. Noi non eravamo nemmeno bestie per i nazisti, le uniche bestie erano i loro cani addestrati per azzannarci, oppure le bestie sono le SS? No, loro sono i figli degli Dei. I nostri pensieri sono rivolti verso i nostri cari scomparsi, le nostre compagne morte, facciamoci coraggio parliamo di cucina, scambiamoci sempre ricette nuove, non pensiamo ai camini. Ma come non pensarci, sono davanti a noi, cosi' come tutte quelle persone che fanno la coda per entrarvi, maledetti Krematori, sono sempre piu' vicini.