Il ragazzo che apriva la fila
- Editore:
Guanda
- Collana:
- Le Fenici tascabili
- Edizione:
- 2
- Traduttore:
- Bovaia R.
- Data di Pubblicazione:
- 15 gennaio 2009
- EAN:
9788860881625
- ISBN:
8860881625
- Pagine:
- 243
- Formato:
- brossura
- Argomento:
- Racconti
Trama Il ragazzo che apriva la fila
Le esperienze affettive più forti e intense, quelle che non si potranno più dimenticare, che si verificano in quel fragile momento di passaggio che è l'adolescenza; quelle che, pur nella sofferenza, sanno comunque condurre un essere umano alle soglie della sua vita adulta. Almudena Grandes ha scelto di raccontare cinque storie che fotografano questo delicato varco: e sono storie di coraggio, di conflitto con l'ambiente circostante, storie d'amore e di educazione sentimentale. Come quella del ragazzo che racconta la sua tragedia sotto la maschera dell'innocente cronaca di una partita di calcio; o le vacanze di Carlos, che si riveleranno invece un passo decisivo nelle sue scelte politiche; o ancora la storia di Maite, che cucina le ricette dei suoi stessi tormenti interiori mentre apparentemente si prende cura del padre invalido. Cinque storie che raccontano di adolescenti, tutti alle prese con eventi che li sovrastano ma che li porteranno a un'inaspettata maturazione.
Recensioni degli utenti
Difficile arrivare alla fine-17 aprile 2015
Mi aspettavo qualcosa di più dall'autrice di "Le età di Lulù", invece non sono riuscita a lasciarmi coinvolgere dai problemi piccoli e grandi dei giovani protagonisti. Forse Maita, con la sua tragedia familiare, è quella che mi ha colpito di più. Per quanto riguarda il racconto che dà il nome alla raccolta, mi è sfuggito persino il motivo dei tormenti di Carlos. Di tutti, sicuramente la sua narrazione è quella che mi è sembrata meno coinvolgente. Forse perché negli altri racconti i protagonisti sono adolescenti e riescono, con le loro impressioni e le loro esperienze dirette, a lasciare una traccia nel lettore, soprattutto il primo che ha uno stile narrativo veramente da ragazzo, con pochissima punteggiatura e pensieri che fluiscono con un certo disordine. Insomma, a mio parere niente di che.