I racconti di Kolyma di Varlam Salamov edito da Einaudi

I racconti di Kolyma

Editore:

Einaudi

Traduttore:
Rapetti S.
Data di Pubblicazione:
21 giugno 2005
EAN:

9788806177348

ISBN:

8806177346

Argomento:
Racconti
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Trama I racconti di Kolyma

La Kolyma è una desolata regione di paludi e di ghiacci all'estremo limite nord-orientale della Siberia. L'estate dura poco più di un mese; il resto è inverno, caligine grigia, gelo che può scendere anche a sessanta gradi sotto zero. Lì, dalla fine degli anni Venti, alcuni milioni di persone sono state deportate e sfruttate a fini produttivi e di colonizzazione della regione. Salamov arrivò alla Kolyma nel 1937, dopo essere già stato rinchiuso in un lager degli Urali fra il 1929 e il 1931 a causa della sua opposizione a Stalin. E alla Kolyma rimase fino al 1953. L'anno successivo, subito dopo il ritorno a Mosca, tassello dopo tassello Salamov cominciò a comporre il suo monumentale mosaico contro l'oblio, il suo poema dantesco sulla vita e sulla morte, sulla forza del male e del tempo. "Il lager è una scuola negativa per chiunque, dal primo all'ultimo giorno. L'uomo non deve vederlo. Ma se lo vede, deve dire la verità, per quanto terribile sia. Per parte mia, ho deciso che dedicherò tutto il resto della mia vita proprio a questa verità", così scriveva Salamov a Solzenicyn nel novembre del 1962. In questa discesa negli abissi della memoria i ricordi si snodano come una partitura musicale. L'avvio è graduale, i temi si delineano in parallelo per poi intrecciarsi e sovrapporsi: l'arrivo nei campi, la casistica dei vari tipi di carcerieri, i luoghi e le condizioni del lavoro forzato, la natura ostile e cosi carica di significati simbolici, i compagni di pena.

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Recensioni degli utenti

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5 di 5 su 2 recensioni

Per non dimenticareDi l. Mario-18 luglio 2010

Al pari di Solženicyn, e forse di più, Salamov ci introduce nella realtà dei gulag sovietici, una realtà forse troppo spesso trascurata dall' intellighenzia europea e, mi permetterei di dire, da quella italiana in particolare. Non spaventino le oltre 500 pagine del tomo: scorrono benissimo

Lo stalinismo messo a nudoDi l. angelo-8 luglio 2010

Ogni racconto è un esempio di come lo stalinismo possa stravolgere le regole della vita comune. Per esempio, se di solito la morte di qualcuno suscita dispiacere, alla Kolyma essa viene accolta spesso con favore: dissotterrare i morti per rubare loro i vestiti aumenta le speranze di sopravvivere; se incontrare un orso può mettere addosso un terrore indicibile, nei territori annessi ai gulag mette suscita una gioia immensa: ucciderlo significa avere, per una volta, abbastanza da mangiare. Ogni racconto è uno schiaffo allo stalinismo. Occorre leggerlo per non dimenticare.