Quel giorno sul Vesuvio

Senza dubbio cattura per tutte le pagine l'attenzione del lettore. Due brevi e folgoranti racconti che potremmo definire horror, ma che scandagliano l'orrore di alcune vite fin troppo reali e sulle quali a volte anche coloro che le vivono preferiscono chiudere gli occhi. E allora ecco che Simonetta Santamaria crea due demoni vendicatori perchè giustizia sia fatta e l'equilibrio sia ristabilito. Il primo è un demone vendicatore vero e proprio spietato ed oriibile come solo certe coscienze nette e limpide possono essere. Il secondo è una figura a metà tra un angelo ed un demone. Dell'angelo ha il senso della giustizia, del demone l'ineluttabilità della giustizia medesima quando questa è possibile solo in una sola direzione. Belli entrambi e stimolanti. Stimoalnti ad esempio nella riflessione su ciò che siamo o che potremmo diventare quando spegniamo la nostra coscienza. Riflessione che spinge poi a chiedersi chi è il vero demone.