Le quattro stagioni di un vecchio lunario di Luisito Bianchi edito da Sironi

Le quattro stagioni di un vecchio lunario

Editore:

Sironi

Data di Pubblicazione:
12 maggio 2010
EAN:

9788851801359

ISBN:

8851801355

Pagine:
317
Formato:
brossura
Argomento:
Letteratura, storia e critica: letteratura dal 1900
Acquistabile con la

Descrizione Le quattro stagioni di un vecchio lunario

In questo libro, Luisito Bianchi - vissuto in un paese della piana lombarda "dallo scanzonato e solenne nome di Vescovato" - trasforma la sua infanzia e giovinezza contadina in racconto. Ne ricava un lunario, un calendario di storie - in cui le stagioni dell'uomo sono quelle scandite dai ritmi della terra - che il lettore scopre con sorpresa vicine e, soprattutto, liete. Ripercorrere il proprio passato è per l'autore un modo di esprimere gratitudine alla vita. Queste pagine, dice, sono "a forma di dittico, ossia di due ante che si aprono e chiudono quando si vuole". Nella prima anta, Le quattro stagioni d'un vecchio lunario, si legge "un grazie avvolto nella letizia dei giochi d'infanzia, quando non c'era giorno che non fosse gioco; nella seconda, Piccoli schizzi di care memorie, il grazie assume il volto di personaggi, di persone care, di luoghi".

Spedizione GRATUITA sopra € 25
€ 16.15€ 17.00
Risparmi:€ 0.85(5%)
Disponibilità immediata
Ordina entro 11 ore e 39 minuti e scegli spedizione espressa per riceverlo venerdì 26 aprile
servizio Prenota Ritiri su libro Le quattro stagioni di un vecchio lunario
Prenota e ritira
Scegli il punto di consegna e ritira quando vuoi

Recensioni degli utenti

e condividi la tua opinione con gli altri utenti
4 di 5 su 1 recensione

Le quattro stagioni di un vecchio lunarioDi G. Silvio-8 luglio 2011

Dopo essere rimasto di stucco a leggere isuoi primi racconti ho letto anche la restante opera. Anche questo conferma la vena del grande scrittore. Io sono nato a Verona, in città, e gli stessi giorni in cui don Luisito è diventato sacerdote, per cui ci sono molti anni di differenza. Ma gli eventi descritti somigliano molto ai miei: la differenza è che da loro il gioco si chiamava lippa, da noi scianco. Ma le figurine, le palline, il chierichetto e altro..; la polenta nel caffelatte... Nostalgia di un tempo che senz'altro era difficile ma dove tutto era più semplice, più umano.