Quattro sberle benedette di Andrea Vitali edito da Garzanti

Quattro sberle benedette

Editore:

Garzanti

Edizione:
4
Data di Pubblicazione:
21 maggio 2015
EAN:

9788811689096

ISBN:

8811689090

Pagine:
384
Formato:
rilegato
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Trama Quattro sberle benedette

In quel fine ottobre del 1929, sferzato dal vento e da una pioggerella fastidiosa e insistente, a Bellano non succede nulla di che. Ma se potessero, tra le contrade volerebbero sberle, eccome. Le stamperebbe volentieri il maresciallo dei carabinieri Ernesto Maccadò sul muso di tutti quelli che si credono indovini e vaticinano sul sesso del suo primogenito in arrivo, aumentando il tormento invece di sciogliere l'enigma, perché uno predice una cosa e l'altro l'esatto contrario. Se le sventolerebbero a vicenda, e di santa ragione, il brigadiere Efisio Mannu, sardo, e l'appuntato Misfatti, siciliano, che non si possono sopportare e studiano notte e giorno il modo di rovinarsi la vita l'un l'altro. E forse c'è chi, pur col dovuto rispetto, ne mollerebbe almeno una al giovane don Sisto Secchia, coadiutore del parroco arrivato in paese l'anno prima. Mutacico, spento, sfuggente, con un naso ben più che aquilino, don Sisto sembra un pesce di mare aperto costretto a boccheggiare nell'acqua ristretta e insipida del lago. Malmostoso, è inviso all'intero paese, perfino al mite presidente dei Fabbriceri, Mistico Lepore, che tormenta il prevosto in continuazione perché, contro ogni buon senso, vorrebbe che lo mandasse via. E poi ci sono sberle più metaforiche, ma non meno sonore, che arrivano in caserma nero su bianco. Sono quelle che qualcuno ha deciso di mettere in rima e spedire in forma anonima ai carabinieri, forse per spingerli a indagare sul fatto...

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Recensioni degli utenti

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3 di 5 su 2 recensioni

Non perdeteloDi C. PATRIZIA-22 febbraio 2017

Vitali è sempre più favoloso. Le crisi da futuro padre del brigadiere, che evita le doglie per simpatia, ma si tuffa a pesce nei vaticini sul sesso del futuro figlio (maschio deve essere!), le antipatie tra gli altri occupanti della caserma, le antipatie di tutti verso il nuovo parroco che fa da calamita per attirarsele e che, appunto come una calamita, attira qualcosa di molto più sostanzioso. Insomma: non perdetelo!

Bellano ancora alla ribaltaDi F. Pierandrea-30 novembre 2014

Andrea Vitali è un autore la cui vicenda letteraria ricorda ovviamente quella di un altro grande scrittore, Piero Chiara, per il costante utilizzo dell'ambiente lacustre per ambientare le proprie trame. Per Vitali, la cittadina prescelta come teatro degli intrecci è Bellano (mentre per l'altro era molto spesso Luino). Temporalmente, questo romanzo è ambientato negli indimenticabili anni Trenta, con una storia di costumi dissoluti (per l'epoca, s'intende...) e di pettegolezzi di paese. Godibile quanto serve, questo romanzo conferma la grande vena e la regolare prolificità del suo autore, quasi sessantenne.