Quattro sberle benedette
- Editore:
Garzanti
- Collana:
- Narratori moderni
- Edizione:
- 6
- Data di Pubblicazione:
- 5 Giugno 2014
- EAN:
9788811684589
- ISBN:
8811684587
- Pagine:
- 384
- Formato:
- rilegato
Trama Quattro sberle benedette
In quel fine ottobre del 1929, sferzato dal vento e da una pioggerella fastidiosa e insistente, a Bellano non succede nulla di che. Ma se potessero, tra le contrade volerebbero sberle, eccome. Le stamperebbe volentieri il maresciallo dei carabinieri Ernesto Maccadò sul muso di tutti quelli che si credono indovini e vaticinano sul sesso del suo primogenito in arrivo, aumentando il tormento invece di sciogliere l’enigma, perché uno predice una cosa e l’altro l’esatto contrario. Se le sventolerebbero a vicenda, e di santa ragione, il brigadiere Efisio Mannu, sardo, e l’appuntato Misfatti, siciliano, che non si possono sopportare e studiano notte e giorno il modo di rovinarsi la vita l’un l’altro. E forse c’è chi, pur col dovuto rispetto, ne mollerebbe almeno una al giovane don Sisto Secchia, coadiutore del parroco arrivato in paese l’anno prima. Mutacico, spento, sfuggente, con un naso ben più che aquilino, don Sisto sembra un pesce di mare aperto costretto a boccheggiare nell’acqua ristretta e insipida del lago. Malmostoso, è inviso all’intero paese, perfino al mite presidente dei Fabbriceri, Mistico Lepore, che tormenta il prevosto in continuazione perché, contro ogni buon senso, vorrebbe che lo mandasse via. E poi ci sono sberle più metaforiche, ma non meno sonore, che arrivano in caserma nero su bianco. Sono quelle che qualcuno ha deciso di mettere in rima e spedire in forma anonima ai carabinieri, forse per spingerli a indagare sul fatto che a frequentare ragazze di facili costumi, in quel di Lecco, è persona che a rigore non dovrebbe. D’accordo, ma quale sarebbe il reato? E chi è l’autore di quelle rime che sembrano non avere un senso? Ma, soprattutto, di preciso, con chi ce l’ha?
Recensioni degli utenti
Bellano ancora alla ribalta-30 Novembre 2014
Andrea Vitali è un autore la cui vicenda letteraria ricorda ovviamente quella di un altro grande scrittore, Piero Chiara, per il costante utilizzo dell'ambiente lacustre per ambientare le proprie trame. Per Vitali, la cittadina prescelta come teatro degli intrecci è Bellano (mentre per l'altro era molto spesso Luino). Temporalmente, questo romanzo è ambientato negli indimenticabili anni Trenta, con una storia di costumi dissoluti (per l'epoca, s'intende...) e di pettegolezzi di paese. Godibile quanto serve, questo romanzo conferma la grande vena e la regolare prolificità del suo autore, quasi sessantenne.