I quattro re

Un libro erotico gay scritto con intelligenza e sentimento, una storia che funziona ed un'ambientazione insolita. Decisamente piacevole.

Libro senz'arte né parte, un porno di bassa lega che vorrebbe essere un racconto erotico e per questo cerca di aggrapparsi a uno straccio di trama, per di più con ambientazione storica e militare, col solo scopo di non chiamare mai l'uccello con il suo nome, ma picca, bombarda, cannone, pistola, pugnale, spada ecc., e queste non sono neanche le metafore più ridicole. E' così triste che non riesce neanche a far ridere! Tranne forse nella biografia dell'autore. Inoltre è proprio scritto male, gli stralci di trama sono buttati lì tanto per non descrivere solo scene di sesso ininterrotte e mi domando a che pro, tanto a nessuno veniva in mente di comprare I Quattro Re per l'affascinante vicenda storica! Ho letto fanfiction yaoi di livello molto più alto sia per scrittura che per componente erotica. Non nego che a qualcuno quanto citato possa bastare e avanzare, per carità! Ma roba del genere si trova gratis, non vale la pena spenderci 12 euro (sigh, a saperlo prima!).

Le pagine di questo libro colpiscono per l'esuberanza e la varietà delle innumerevoli situazioni amorose che vengono descritte senza tralasciare nessun dettaglio. La vicenda è ricca di intrecci (soprattutto fisici) e l'ambientazione ottocentesca fa da cornice alla bella storia d'amore che nasce tra i due protagonisti. C'è proprio tutto: amore, sesso, avventura e un simpatico quanto improbabile collegamento alla celebre poesia di Whitman, cui l'autore fa riferimento alla fine del romanzo. Consigliato per gli appassionati della letteratura al peperoncino.

Bello, bello, bello! Piacevole da leggere e rileggere. Con le sue duecento pagine intrise di sesso, avventura e amore, "I quattro re" è un pregevole esempio di letteratura erotica. Da non perdere.