Quarry

Quarry è il tipico ragazzo americano degli anni Settanta: sopravvissuto al Vietnam solo per tornare in patria e ritrovare il proprio mondo in frantumi. Completamente allo sbando, incontra il misterioso Broker che lo prende sotto la propria ala e gli insegna una professione, quella del sicario, permettendogli di inseguire la sua personale visione del sogno americano... In questo primo capitolo della saga noir, Quarry è alle prese con un incarico apparentemente semplice: eliminare un uomo che vive segregato in una tranquilla cittadina di provincia. Ma è tutto troppo facile per essere vero e quando le cose iniziano a mettersi per il verso sbagliato, Quarry deve venire a capo di un intricato groviglio di menzogne e ricatti per scoprire cosa sia andato storto e salvarsi la pelle. Max Allan Collins finalmente tra noi, in Italia, con la serie numero uno noir negli Stati Uniti: Quarry. Il vero re del giallo pulp americano mette in scena un antieroe da manuale, con una psicologia sottile e magnetica, in grado di far innamorare il lettore. Quarry è uno che forse non ci piacerebbe incontrare per strada, un uomo della malavita che da oltre quarant’anni infiamma l’America. Sulla scia di Chandler, Collins ci sorprende perché il suo eroe pieno di macchie e di ombre è veramente cattivo, ma uno di quei cattivi che colpiscono il cuore. Il suo boss, Broker, è in pericolo: un killer lo vuole uccidere. Toccherà allora a Quarry eliminarlo. Ma come fare? Come nel copione di un film hollywoodiano dovrà avvicinarsi all’uomo che dovrà poi uccidere e diventare il suo migliore amico, il suo fidato compagno. Ma siamo sicuri che è lui l’uomo da eliminare? Che Quarry deve fidarsi di chi si è sempre dichiarato dalla sua parte, mettendo a rischio tutto? La situazione si complica anche perché una prostituta bellissima e affascinante fa innamorare Quarry, l’antiromantico per eccellenza. E a Quarry non era proprio mai successo di cadere ai piedi di una donna. Come farà a risolvere affari di cuore e di giustizia? Con una scrittura netta, precisa, avvolgente, Max Allan Collins ci porta negli Stati Uniti del sud degli anni ’70 dove al racconto si accompagna la poesia dei luoghi, una colonna sonora di campi sterminati, gente che lavora cantando.