Qualunque cosa succeda di Umberto Ambrosoli edito da Sironi

Qualunque cosa succeda

Editore:

Sironi

Data di Pubblicazione:
28 gennaio 2009
EAN:

9788851801205

ISBN:

8851801207

Pagine:
317
Formato:
brossura
Argomenti:
Assassini politici, Storia d'Italia
Disponibile anche in E-Book
Acquistabile con la

Descrizione Qualunque cosa succeda

Questa è la storia di Giorgio Ambrosoli, per cinque anni commissario liquidatore della Banca Privata di Michele Sindona, ucciso a Milano da un killer la notte tra l'11 e il 12 luglio 1979. La racconta a trent'anni di distanza il figlio Umberto, che ai tempi era bambino, sulla base di ricordi personali, familiari, di amici e collaboratori e attraverso le agende del padre, le carte processuali e alcuni filmati dell'archivio RAl. Sullo sfondo, la storia d'Italia in quel drammatico periodo. Nell'indagare gli snodi di un sistema politico-finanziario corrotto e letale, Ambrosoli agiva in una situazione di isolamento, difficoltà e rischio di cui era ben consapevole. Aveva scritto alla moglie: "Pagherò a caro prezzo l'incarico: lo sapevo prima di accettarlo e quindi non mi lamento affatto perché per me è stata un'occasione unica di fare qualcosa per il Paese [...] Qualunque cosa succeda, comunque, tu sai cosa devi fare e sono certo saprai fare benissimo". Il racconto illumina il carattere esemplare delle scelte di Giorgio Ambrosoli, la sua coerenza agli ideali di libertà e responsabilità e, insieme, sottolinea il valore positivo di una storia ancora straordinariamente attuale. Con la prefazione di Carlo Azeglio Ciampi.

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4 di 5 su 7 recensioni

Qualunque cosa succedaDi l. vito-21 maggio 2012

Qualunque cosa succeda parla della vita dell'avvocato Ambrosoli narrata dal figlio e del crack dell'impero di Michele Sindona. Da questa cronaca si evince quanto abbia dovuto faticare quest'uomo coraggioso per arrivare a far luce su una delle più oscure vicende finanziarie della storia italiana, pagandone poi il prezzo con la vita. Assolutamente da leggere.

La vita di Giorgio AmbrosoliDi M. Danilo Dante-21 febbraio 2012

"Qualunque cosa succeda" è il racconto della vita di Giorgio Ambrosoli, il commissario che attaccò l'Impero del Banco Ambrosiano gestito di Michele Sindona, il ragioniere della mafia, che venne ucciso nel luglio del '79. Viene raccontata dal figlio Umberto, dopo trent'anni. Ne viene fuori la figura di un uomo generoso e coraggioso. Consapevole dei rischi alla quale va in contro Giorgio Ambrosoli è un modello di cittadino che porta a termine la sua missione, per quanto pericolosa sia, qualunque cosa succeda.

Qualunque cosa succedaDi O. Marco-7 luglio 2011

La vita del grande avvocato milanese, un eroe borghese troppo presto dimenticato. A volte non servono i libri, copiose annose e dispendiose ricerche, bastano poche frasi, tre squallide parole in fila andreottiana, per capire l'essenza di un paese, la sua natura, la sua storia. Giorgio Ambrosoli se l'è cercata, insomma. Hai capito Roberto Saviano? Hai capito Nicola Gratteri? E tutti voialtri, avete capito? Che se poi succede qualcosa nessuno dica che Andreotti non vi aveva avvisato.

Un uomo esemplareDi C. Roberto-7 aprile 2011

Si è meritata, l'Italia, un uomo come Umberto Ambrosoli? Sono predisposti, gli italiani, a conoscere e imparare la sua lezione, di professionista scrupoloso, impegnato non per tornaconto, ma per il bene del suo paese? Leggere questo ottimo libro, scritto non solo con amore ma con competenza, da suo figlio, nasconde solo parzialmente la vergogna per una risposta che, alle domande iniziali, è purtroppo negativa.

Qualunque cosa succedaDi b. paola-21 febbraio 2011

Uno di quei colpi di fulmine improvvisi che prendono chi frequenta librerie. "A quarant'anni, di colpo, ho fatto politica in nome dello Stato e non per un partito" Questa frase scritta nella lettera-testamento di Giorgio Ambrosoli alla moglie Annalori, ben quattro anni prima del suo assassinio, ben descrive la consapevolezza, la coscienza morale con cui Ambrosoli accetta dal Governatore della Banca d'Italia il compito di liquidare la Banca Privata Italiana di Michele Sindona. Un incarico che Ambrosoli compie con perizia e assoluta dedizione, inimicandosi una bella fetta dell'establishment politico e finanziario dell'epoca, colluso con Sindona. Si troverà di fronte, oltre al banchiere siciliano, Gelli, Calvi, Andreotti, Cuccia, la mafia italo-americana. E si troverà a sperimentare per primo il trattamento che poi fu riservato a Falcone: prima l'isolamento, poi l'insulto, infine la morte. Tuttavia non deflette dal suo incarico che compie coscienziosamente fino alla fine, accompagnato da pochissimi fidati amici e collaboratori, non piegandosi né accomodandosi in alcun caso, anche quando sarebbe bastato una qualche piccola omissione nel suo lavoro, una minore tenacia nel difendere gli interessi dello Stato e quindi di noi tutti, per sfuggire alla morte. In seguito, durante le indagini sul suo assassinio, in una perquisizione a casa di Gelli salteranno fuori gli elenchi della P2. "Qualunque cosa succeda" è scritto dal figlio minore di Giorgio Ambrosoli, Umberto, e sebbene lo stile non sia eccelso e, anzi, qualche volta ingenuo, tuttavia è una precisa ricostruzione della vicenda Ambrosoli, ben inserita nell'epoca, gli anni 70 della strategia della tensione, con notazioni personali all'inizio gioiose e affettuose ma alla fine, ovviamente, dolorose e struggenti, specie nelle ultime pagine. E' un testo, a mio parere, anche più'semplice di "Un eroe borghese" di Stajano e quindi adatto, e per me consigliato, per la lettura ai ragazzi delle medie. Scrive Remo Bodei, citato in una nota del libro, che tra le passioni politiche si riconoscono quelle "nere", quelle "rosse", ma che ne esitono anche di "grigie", di borghesi, che consistono "nell'onestà, nell'onore, nel rispetto di sé e degli altri, nel fare bene il proprio lavoro, nel non accettare né la corruzione, né l'intimidazione anche quando si è minacciati di morte". Da uomo di sinistra mi riconosco in esse.

Chiaro ed esaustivoDi M. Lele-5 dicembre 2010

Sin dall'università mi sono appassionata alla figura di Giorgio Ambrosoli, grazie al film "Un eroe borghese" di Michele Placido, che ho visto almeno quattro volte. Da allora ho letto, e cercato di capire la complessa vicenda in cui si è trovato ad operare Ambrosoli in quegli anni. Credo che questo libro, in cui il figlio, oltre alla storia, ha regalato emozioni profonde, vada letto, come dovere morale di ogni cittadino italiano. E' un libro che in alcune parti potrà sembrare tecnico, ma credo che ugualmente sia chiaro ed esaustivo e soprattutto renda onore al protagonista con un'accurata minuziosità di testimonianze e di particolari. Mi sento meglio, ma anche peggio, ora che l'ho finito.