Psicologia psicometrica
- Editore:
LED Edizioni Universitarie
- Data di Pubblicazione:
- 1 gennaio 2009
- EAN:
9788879164122
- ISBN:
8879164120
Descrizione Psicologia psicometrica
Le pubblicazioni di Psicometria trattano, per lo più, di Statistica, al punto che studenti e professionisti tendono a far coincidere la psicometria con il calcolo di frequenze e percentuali, indici di tendenza centrale e dispersione, statistiche e parametri. In realtà la psicometria (letteralmente: misura della psiche) riguarda semplicemente, ma anche specificatamente, lo studio della possibilità e dell'opportunità di misurare anche in psicologia. La presente pubblicazione intende collocarsi tra la psicologia (come scienza di costrutti) e la psicometria (riduttivamente intesa come applicazione della statistica alla ricerca e alla pratica psicologiche), per esemplificare i problemi che tale disciplina autonoma (qui un poco provocatoriamente chiamata Psicologia Psicometrica) si pone. Il primo capitolo, dopo l'introduzione, inquadra il discorso nella cornice storica e teorica entro cui è nata e si è sviluppata la questione della misura in psicologia e del testing psicologico. Il secondo capitolo affronta il tema dell'esistenza delle caratteristiche psicologiche (costrutti) come cose che possono essere misurate con opportuni strumenti. Il terzo capitolo affronta il tema della validità degli strumenti utilizzati per misurare queste cose (tipicamente: i test psicologici). Il quarto capitolo indaga il rapporto tra un costrutto da misurare (non osservabile) e i suoi indicatori (osservabili). Il quinto capitolo affronta l'aspetto della distribuzione (statisticamente) normale delle variabili (indicatori e costrutti) implicate nel processo di misurazione. Infine, il sesto capitolo, scritto in collaborazione con Elisa Bortolani, affronta il tema della valutazione in psicologia e di come qualsiasi operazione di valutazione che intenda porsi come sistematica, valida e attendibile, possa trarre giovamento dall'applicazione dei principi della psicometria. Le conclusioni del libro affrontano, provocatoriamente, un tema decisamente poco psicometrico: l'inconscio.