Il procuratore della Giudea

Il racconto è brevissimo, ma davvero meraviglioso. È una difesa accurata dello scetticismo. Da far leggere a chi si basa solo su certezze che derivano da assiomi non verificati né verificabili. Consigliatissimo.

Un soffio di vita vissuta dalla grande tradizione letteraria francese. Di certezza si muore, e la vita, anche la migliore, è tagliata a metà: lo sguardo tuo contro quello degli altri. Probabilmente, si incontrano in qualche sconosciuto luogo, a metà strada del nulla. E infatti verità assoluta non c'è. La memoria poi, lei è addiritura elusiva. Rimuove, sostituisce, anche i chiodi che pensavi di aver piantato nella carne della Realtà.

Romanzo molto breve che si legge tutto d'un fiato. Un Ponzio Pilato stanco e desolato è il protagonista di queste pagine, che furono definite da Sciascia come "un apologo e un'apologia dello scetticismo"