Pro(t)estasi. La scrittura della santa anoressia di Emmanuele De Paoli edito da Golem Edizioni

Pro(t)estasi. La scrittura della santa anoressia

Collana:
Psiconauti
Data di Pubblicazione:
26 gennaio 2017
EAN:

9788898771752

ISBN:

8898771754

Pagine:
122
Formato:
brossura
Argomento:
Disordini alimentari e relativa terapia
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Descrizione Pro(t)estasi. La scrittura della santa anoressia

Il testo nasce da una tesi di Master in Trattamento multidisciplinare dei Disturbi Alimentari, discussa presso l' Ateneo di Bologna, relativa alla cosiddetta "santa anoressia" così come essa è stata proposta da Rudolph Bell nel suo celebre studio storico, e poi discussa e riformulata da autori successivi. Il concetto di santa anoressia è sinteticamente esposto e interrogato in virtù della sua tesi etiologica dominante, proposta da Bell con fermezza e costanza eppure mai davvero argomentata: la cosiddetta santa anoressia come forma di emancipazione femminile, agita tramite il digiuno e la vita di clausura, dalla sopraffazione culturale e politica perpetrata dal mondo maschile medioevale e tardorinascimentale. La parziale obiezione alla tesi belliana è qui introdotta non sul piano storico, ma su quello psicologico: tratto comune che congiunge la cosiddetta santa anoressia antica con il sintomo alimentare contemporaneo sembrerebbe infatti essere un peculiare modo di intendere e vivere la pratica della scrittura. Come includere e rilanciare questo elemento, sospeso tra la dimensione letteraria e quella psicologica, nella clinica contemporanea, ove si rivela sempre più complessa la questione delle cure in regime di non ricovero?

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5 di 5 su 1 recensione

UNA LETTURA DI QUALITÀDi V. Giampietro-25 luglio 2023

Non cercate in questo master il trait d&39; union fra le privazioni alimentari attuate dalle mistiche del medioevo e dalle anoressiche dei nostri giorni. Anche la possibile flebile traccia del presunto motivo di emancipazione da un mondo di sottomissione rispetto alla soluzione instaurata dell&39; anoressica viene in qualche modo dissipata. Soluzione in quanto creduta &34; una volta per tutte&34. A differenza dalla assoluzione in quanto dissipazione del fantasma e della credenza, per analisi e per piegatura. Con la scrittura, la scrittura dell&39; esperienza di ciascuno, sembra che oggi, a differenza di quanto avvenne nei secoli passati quasi per obbligo del confessore, proprio la scrittura sia un possibile dispositivo di cura, dove cura è cura del tempo, dove il sintomo non è malattia, ma esige l&39; accoglimento della domanda. Le pagine scorrono e leggendo tra le righe ci si accorge che oggi come allora l&39; anoressia cosiddetta nervosa altro non è che il luogo della non elaborazione della anoressia intellettuale, domanda di assenza di sostanza al di là di quello che sguardo, specchio e voce, identificano. E&39; un libro di qualità che invita all&39; ascolto e per chi si trova nella foresta a non cedere alla ideologia della salvezza, del ritorno e dell&39; esperto di turno, ma a proseguire nel labirinto della ricerca. Per questo un grazie all&39; autore e al suo lavoro.