La prima vera bugia
- Editore:
Marsilio
- Collana:
- Universale economica Feltrinelli
- Data di Pubblicazione:
- 6 giugno 2019
- EAN:
9788829701117
- ISBN:
8829701114
- Pagine:
- 1137
- Formato:
- brossura
Trama La prima vera bugia
Un libro che attraversa una storia tremenda con passo leggero e profondo. A raccontarcela è Luca, un bambino che si trova ad affrontare da solo un evento molto, troppo più grande di lui. Esposto a un subbuglio di loquele, fraseologie, termini specialistici, questo tipico figlio della nostra epoca li ha assorbiti tutti. Facendo per così dire il suo ingresso nel linguaggio, la parlantina di Luca collauda con stupore i giochi di parole, le freddure, le filastrocche, le bestemmie: tutte le energie e le fragilità del linguaggio adulto vengono messe alla prova da questo esordiente della lingua italiana, che sbatte addosso alla vita col più devastante dei traumi.
Recensioni degli utenti
Molto male-25 maggio 2012
E' difficile spiegare come mai questo romanzo mi sia risultato così antipatico, così deludente. Credo forse perché profetizzava grandi cose e invece le ha radicalmente tradite. Ma soprattutto perché se vuoi scrivere con l'ingenuità di un bambino di undici anni e invece scrivi cogli stereotipi, in maniera che sembri un romanzo scritto da un adulto che mima un bambino, beh, c'è qualcosa che davvero non va.
La storia di un orfano-15 maggio 2012
Un romanzo tanto breve, quanto devastante. La vicenda di Luca, un bambino che si ritrova ad affrontare un'esperienza drammatica, inaspettata e molto più grande di lui, ti entra sotto la pelle e non ti lascia più. Una storia mainconica, amara, ma raccontata con tutta l'innocenza e la purezza che solo i bambini possiedono. Scritto ottimamente, forse troppo addirittura, quasi in contrasto con età del protagonista che per quanto ragazzino emotivo, studioso, bibliofilo c'è un limite a tutto.
Voce di un bambino-28 febbraio 2012
Non voglio anticipare niente della trama. Dico solo che forse il dramma del libro è un'esasperazione ma per come viene raccontato è davvero disarmante. Ascoltiamo, prestiamo un po' più di attenzione a queste voci, magari noi adulti riusciamo ad essere meno egoisti ed individualisti e gli uomini di domani saranno migliori. Gli scrittori, che riescono a sentire e a trasferire, meritano un riconoscimento.