Prima che la memoria scolori
- Editore:
Innocenti (Grosseto)
- Data di Pubblicazione:
- 2010
- EAN:
9788889818145
- ISBN:
888981814X
- Formato:
- rilegato
- Argomento:
- Singoli fotografi
Descrizione Prima che la memoria scolori
La memoria, la possibilità di riprodurre nella mente dell'uomo stati di coscienza passati, immagini, sensazioni e di poterli riconoscere come tali, di localizzarli nel tempo, vien meno con l'età e come l’Autore, forse impropriamente afferma, scolorisce.
Anche una vecchia foto ingiallisce, perde i colori originari e il proprio dettaglio; se stampata a colori assume tonalità tendenti al rosso. Tutte e due le manifestazioni sono irreversibili. La “trama” del racconto si svolge nell’arco di una giornata, dal mattino alla sera, con quasi duecento foto nelle terre di Maremma, con le quali l’Autore coglie le immagini più significative, soffermandosi sui particolari e sulle simbologie che riguardano l’ambiente, i momenti di lavoro, i tradizionali giochi e tornei degli ultimi Butteri maremmani. E subito dopo avere presentato alcune immagini così come sono, con quei colori che la natura ha donato a questa terra splendida, ha raccontato un giorno nella Maremma dei Butteri, dall'alba al tramonto, dove il sole assume un ruolo molto importante. Ha poi volutamente tolto una parte di colore sulle restanti scene, mentre in altre è prevalso il bianconero o il color seppia.
Questa testimonianza della Maremma di oggi, prima che discolori, è come una poesia per immagini, un’ode scritta e recitata con garbo e grande padronanza del mezzo da un artista vero (non solo fotografo, ma poeta, scrittore, pittore) che ha fatto uso sapiente della tecnica asservita, però, al lirismo proprio di un animo sensibile.
Ritratti duri, essenziali; controluce drastici, duri; taglio orizzontale basso e largo, portato all’estremo; uso sapiente dei filtri e delle tecniche di elaborazione; barbagli di luce; immagini vivide o elaborate con intimistica visione della realtà… Questo libro dimostra che i sentimenti possono essere fotografati cogliendo l’attimo delle espressioni di quei visi o dei musi degli animali, ma anche solo usando l’obbiettivo per rendere l’immagine di ciò che il fotografo vede, al di là di quello che è.
Questo libro, dopo averlo guardato, necessita di una rilettura, perché una sola forse non basta per cogliere tutto l’affetto per la terra di Maremma che vi è trasfuso. E soprattutto per rimarcare che quelle memorie, quelle tradizioni devono essere "fermate" prima che esse diventino una monocromia o scolorino del tutto, perdendosi nell'oblio del tempo.