Prima lezione di metodo storico edito da Laterza

Prima lezione di metodo storico

a cura di

S. Luzzatto

Editore:

Laterza

Edizione:
8
Data di Pubblicazione:
4 marzo 2010
EAN:

9788842092209

ISBN:

8842092207

Pagine:
208
Disponibile anche in E-Book
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Descrizione Prima lezione di metodo storico

Come si studia la storia? E come si racconta? Sono le due domande che stanno dietro ogni riflessione possibile sulla cosiddetta 'metodologia della ricerca storica'. Domande semplici all'apparenza, delicate nella sostanza. Così delicate da spingere gli storici, professionisti del passato, alla formulazione di risposte fin troppo tecniche, complesse, da addetti ai lavori: istruzioni per l'uso che finiscono spesso per annoiare piuttosto che aiutare. Ma riflettere su come si studia e si racconta la storia può diventare una sfida affascinante se i professionisti del passato invitano il pubblico di oggi - i lettori, gli studenti - dentro la loro officina, per mostrare concretamente come si maneggiano i ferri del mestiere. Per iniziativa di Sergio Luzzatto, una decina di storici italiani fra i più autorevoli -Alessandro Barbero, Roberto Bizzocchi, Alessandro Casellato, Antonio Gibelli, Miguel Gotor, Giovanni Levi, Salvatore Lupo, Ottavia Niccoli, Lisa Roscioni hanno scelto ciascuno una fonte, l'hanno lavorata, ne hanno fatto la base per il racconto di una storia metodologicamente istruttiva. Fonti notarili, pubblicistiche, contabili, epigrafiche, cronachistiche, oratorie, iconografiche, diaristiche, orali, elettroniche, dall'Italia del Medioevo al mondo globale di internet.

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4 di 5 su 1 recensione

La storia: tra racconto e continua ricercaDi m. roberta-16 settembre 2014

La protagonista del libro è la buona storiografia italiana, gli "attori" sono i dieci autori, professori e storici, che hanno contribuito al testo; costoro (tra cui il curatore del volume, Luzzatto) hanno scelto una fonte, l'hanno interpretata e rielaborata facendola diventare la base dei rispettivi racconti. La storia, infatti, non è soltanto una questione di metodo. Essa è anche narrazione e lo storico, che lavora con varie tipologie di fonti, deve saperla raccontare. I casi affrontati cominciano da una lite risalente al Medioevo e giungono sino al web 2.0 con l'analisi del fenomeno Wikipedia. Lo scopo è farci capire come opera lo storico, l'importanza della verifica e dell'indagine senza accontentarsi del dato apparente. Tra i lavori, mi ha incuriosito l'analisi della fonte epistolare: la studiosa si imbatte in una misteriosa lettera inerente una storia di fantasmi-soldato, in cui la leggenda si intreccia con i fatti storici e con i concreti timori dell'epoca. C'è la cronaca, con un omicidio e le incongruenze in termini di date e personaggi, che spingono a investigare. Come fonte oratoria, ci vengono proposti quattro discorsi di Crispi, utili per comprendere l'evoluzione e il declino dell'uomo politico. Lo studio della fonte diaristica, invece, ha per oggetto il Diario di Anne Frank (coinvolgente, soprattutto per chi, come me, ha letto questo libro-simbolo). Si tratta di una dettagliata ricostruzione del famoso Diario, a partire da chi ne contestò la validità. Si riscopre il volto eccezionale e al tempo stesso normale di Anne e, a livello storiografico, sono evidenziate le stratificazioni delle diverse versioni, il confronto con l'originale e il contributo di suo padre Otto. Sono alcuni degli eccellenti contributi di cui si compone il testo.