Possiamo salvare il mondo, prima di cena. Perché il clima siamo noi
- Editore:
Guanda
- Collana:
- Biblioteca della Fenice
- Edizione:
- 4
- Traduttore:
- Piccinini I. A.
- Data di Pubblicazione:
- 26 agosto 2019
- EAN:
9788823521216
- ISBN:
8823521211
- Pagine:
- 320
- Formato:
- brossura
- Argomenti:
- Ideologia e pensiero ambientalista, Attivismo politico
Descrizione Possiamo salvare il mondo, prima di cena. Perché il clima siamo noi
Il grande scrittore Jonathan Safran Foer era già andato oltre i confini del romanzo con “Se niente importa” e continua la sua indagine sociale e politica con “Possiamo salvare il mondo, prima di cena. Perché il clima siamo noi.” Se in “Se niente importa” aveva raccontato e denunciato le scelte meno etiche nel campo dell’alimentazione, qui si allarga alle scelte più vaste legate alla sostenibilità ambientale. Se continuiamo così, senza ascoltare ciò che ci dice la scienza, la terra avrà poche possibilità di sopravvivere. Ma a cosa è dovuta questa tendenza dell’essere umano a non volere credere alle tragedie imminenti? Se lo chiede Safran Foer paragonando questa tragedia a cui stiamo andando incontro a quella della Shoah e alla testimonianza inascoltata dell’ebreo polacco Jan Karsky che continuava a denunciare l’orrore dei campi di sterminio senza essere creduto. L’essere umano è così, preferisce non guardare o spostare lo sguardo oltre pur di non accettare l’inaccettabile. Lo stesso sta accadendo alla Terra e alla catastrofe annunciata su di essa. Il riscaldamento globale, l’inquinamento: ogni cosa ci parla di una fine che arriverà presto, la domanda da farsi allora è: a cosa dobbiamo rinunciare per salvare la terra? Ma soprattutto, quando c’è in gioco la nostra sopravvivenza come specie, qual è il confine tra rinuncia e sacrificio? Jonathan Safran Foer si pone queste e molte altre domande, rimanendo incredulo nel vedere che i Governi non fanno niente per risolverle. In “Possiamo salvare il mondo, prima di cena” però non vuole darsi per vinto e offre un ultimo disperato grido di allarme.