Una politeia per un'Europa diversa, più forte e più equa

Il testo integrale del documento inoltrato alle autorità europee per conto del Governo italiano dal Ministro per gli Affari Europei Paolo Savona contiene una serie di proposte per completare l’architettura istituzionale europea e correggere le politiche attualmente seguite al fine di rendere l’Unione “più forte e più equa”. Lo scopo è quello di aprire un dialogo intraeuropeo, nell’ambito di un Gruppo di lavoro ad alto livello composto dai rappresentanti degli Stati membri e della Commissione, per offrire ai cittadini europei maggiori opportunità di crescita economica e di benessere sociale, al fianco delle istanze di stabilità monetaria e finanziaria. Tutto ciò è in linea con gli impegni presi nei Trattati che si sono susseguiti da quello di Maastricht in poi. Uno dei punti centrali della proposta è che il governo dell’economia e della società europea non può essere affidato a regole meccaniche, tipiche dell’organizzazione privata di governance, volta in modo prevalente alla gestione efficiente delle risorse. Deve invece dipendere da scelte politiche che considerino a fondo le condizioni strutturali mutevoli degli Stati membri e dell’Unione e ispirarsi a una "politeia", una modalità di organizzare il bene comune che abbraccia anche il sociale e le parti più deboli della popolazione.