Piccola Sicilia

Daniel Speck si conferma un grande narratore con “Piccola Sicilia”, una storia dove la verità porterà finalmente alla pace e ad una rinnovata bellezza.
Dopo il successo di “Volevamo andare lontano”, lo scrittore tedesco ci porta alla radice della vita, paragonando tre culture e tre modi di vivere, uniti da un solo uomo, un fotografo e cineoperatore dell’esercito tedesco durante la seconda guerra mondiale.
Chi era davvero Moritz Reincke? Se lo chiede Nina, sua nipote, che ha sempre saputo che in famiglia la storia di nonno Moritz era considerata un tabù e l’uomo non andava neppure nominato. Perché il fatto che il nonno fosse stato disperso nel deserto aveva causato quel silenzio e quel mistero? Nina se l’è sempre chiesto, anche perché il mestiere del nonno l’ha sempre affascinata e forse per questo ha deciso di diventare archeologo: per far venire a galla vite sconosciute, come quella del nonno Moritz. Quando, a largo della Sicilia, riemerge dopo quasi settant’anni un aereo di guerra tedesco, tra i reperti spicca una vecchia e preziosa macchina fotografica con due iniziali: M. R. Sarà quella del nonno Moritz? Tutto farebbe pensare di sì e la verità che Nina ha sempre cercato potrebbe finalmente venire a galla. Ma quando tutto sembra essere fin troppo chiaro, una sconosciuta contatta Nina e dice di essere figlia di Maurice, il nome di nonno Moritz in una seconda e ipotetica vita. Sarà vero? La storia che racconta Nina svela un’incredibile verità: nonno Moritz non è morto in guerra, ma di stanza a Tunisi durante il secondo conflitto mondiale, si è poi fatto una seconda vita nel quartiere chiamato Piccola Sicilia. Ma non era quello che voleva: il destino ha deciso per lui, facendogli salvare tante persone e causando, allo stesso tempo, molto dolore.
“Piccola Sicilia” di Daniel Speck è un romanzo che intreccia tante esistenze e le muove sul piano geografico e della storia rendendole straordinarie testimonianze.