Il piatto piange
- Editore:
Mondadori
- Collana:
- Oscar classici moderni
- Edizione:
- 12
- A cura di:
- M. Bonfantini
- Data di Pubblicazione:
- 21 marzo 1988
- EAN:
9788804307877
- ISBN:
8804307870
- Pagine:
- 240
Recensioni degli utenti
Il piatto ride-13 ottobre 2014
"Il piatto piange" di Piero Chiara non è sicuramente l'opera più "poderosa" di questo scrittore, ma vale la pena di leggerla. L'iniziale attenzione alle storie di giochi di carte clandestini si perde pian piano, per lasciar spazio ai piccoli caratteri di Luino. Proprio in queste piccole storie (il romanzo sembra più un collage di racconti che non un romanzo con una trama ben costruita) si ritrova tutta l'ironia e la bellezza della scrittura di Chiara, che passa da storie tragiche a storie assolutamente grottesche e ridicole con amabile leggerezza.
L'esordio narrativo lungo di Piero Chiara-12 agosto 2014
Con questo libro Piero Chiara esordisce alla scrittura lunga, cioè scrive il suo primo romanzo. La vicenda è incentrata sulla provincia lacustre del Maggiore e sulla passione per il gioco d'azzardo, dalla quale peraltro sembra che anche lo stesso scrittore non fosse completamente immune. Il titolo infatti allude alla posta in palio nei vari giochi d'azzardo, nello specifico nel "chemin de fer". I personaggi sono molti ed alcuni sono ben descritti, così come il magnifico panorama del Lago Maggiore, che si fa esso stesso personaggio a tutti gli effetti. Da leggere, oramai, come un "classico".
Chiara: garanzia del bel leggere-5 dicembre 2010
Una carrellata di personaggi, nell'ambiente di un piccolo paese, Luino, che rappresentano metaforicamente una ben più ampia realtà. Un autore che vale la pena conoscere meglio. Da leggere e rileggere con passione.
il capolavoro di Chiara-5 gennaio 2008
Sono sempre stato un attento lettore e rilettore di Chiara, che è a mio parere un autore sottovalutato. Infatti, non esisto a definirlo un caposcuola della narrativa italiana, per l'uso elegante e raffinatissimo della lingua. Questo libro, sempre a mio parere, rappresenta l'apice della sua arte. Lo consiglio a tutti. Specialmente a quelli che sulla lingua italiana (giornalisti, come me; ma anche scrittori, poeti, comunicatori) hanno costruito un mestiere o una passione.