Il pianista. Varsavia 1939-1945. La straordinaria storia di un sopravvissuto di Wladyslaw Szpilman edito da Baldini + Castoldi
Alta reperibilità

Il pianista. Varsavia 1939-1945. La straordinaria storia di un sopravvissuto

Traduttore:
Lax L.
Data di Pubblicazione:
22 marzo 2017
EAN:

9788893880190

ISBN:

8893880199

Pagine:
222
Formato:
brossura
Disponibile anche in E-Book
Acquistabile con la

Trama Il pianista. Varsavia 1939-1945. La straordinaria storia di un sopravvissuto

Il 23 settembre 1939 Wladyslaw Szpilman, un giovane pianista di Varsavia, suonò il "Notturno" in C diesis minore di Chopin per la radio locale, mentre le bombe tedesche cadevano sulla città. Più tardi, un ordigno tedesco distrusse la centrale elettrica e la stazione radio polacca fu ridotta al silenzio. La guerra precipitò Varsavia nell'orrore dell'occupazione nazista. Rinchiusi nel ghetto, gli ebrei furono a poco a poco decimati. Agghiacciato testimone degli eventi che porteranno alla rivolta e all'evacuazione della città, Szpilman vide morire molti dei suoi amici e la sua intera famiglia, riuscendo miracolosamente a sopravvivere tra le rovine della sua amata Varsavia. "Il pianista" è allo stesso tempo la storia straordinaria della tenacia di un uomo di fronte alla morte e un documento della misteriosa, possibile umanità degli esseri umani: la vita di Szpilman fu salvata da un ufficiale tedesco che lo udì suonare quello stesso "Notturno" di Chopin su un pianoforte trovato fra le macerie.

Spedizione GRATUITA sopra € 25
€ 11.40€ 12.00
Risparmi:€ 0.60(5%)
Disponibile in 4-5 giorni
servizio Prenota Ritiri su libro Il pianista. Varsavia 1939-1945. La straordinaria storia di un sopravvissuto
Prenota e ritira
Scegli il punto di consegna e ritira quando vuoi

Recensioni degli utenti

e condividi la tua opinione con gli altri utenti
4 di 5 su 7 recensioni

COMMOVENTEDi b. alice-30 maggio 2012

Il pianista è davvero la storia di un sopravvissuto. E' questa la sensazione che ci accompagna per tutta la lettura del libro. Una lettura travagliata, dalle tinte forti, ma che va fatta in onore a chi è sopravvissuto e a chi purtroppo non è stato così fortunato. La memoria è l'unica cosa che ci rimane.

Assolutamente da leggereDi b. alice-5 luglio 2011

Un racconto scarno, concreto e vivido di una vita che, grazie al fato e al coraggio, non si arrende e lotta con ogni mezzo per riappropiarsi il suo futuro, mentre tutt'attorno quello degli altri viene inesorabilmente spazzato via. In uno dei periodo più neri della nostra del '900 la storia di una sopravvivenza diventa la storia di tutte

Una vita per un istante.Di c. monica-23 giugno 2011

Un uomo con targa ebrea sul braccio rinchiuso nel ghetto di Varsavia. Un artista di rinomata fama costretto a vivere in ristrettezze insostenibili perche' destinato allo sterminio. Unico membro della sua famiglia scampato all'annientamento perche' strappato da uno sconosciuto dal treno che lo avrebbe tradottato a Treblinka. Un uomo che visse in una Varsavia occupata dalla brutalita' nazista, che vide la rivolta del ghetto, che vide il massacro dei polacchi che si ribellarono all'occupazione del nemico dai lucidi stivali neri. Un uomo in costante fuga dalla fame e dalla morte che lo rincorreva giorno e notte, un pianista che fu salvato da un nemico, un ufficiale Tedesco. Un uomo nemico colto e umano, che portava una divisa vergognosa e che con vergogna ne parlava. Il pianista, l'essere inferiore perche' ebreo, non smise mai, per gratitudine, di tentare di salvare quel soldato nemico amico che divento' un criminale non per vocazione ma per costrizione soltanto perche' Tedesco. Due uomini, che si incontrarono per un istante e per pura casualita' ma che per sempre furono destinati a portarsi dentro la stessa sofferenza.

Il pianistaDi R. Rosanna-3 maggio 2011

Un libro molto bello toccante e struggente dal quale è stato tratto l'omonimo film. Siamo nel 1938. Comincia a stringersi la morsa nazista che produrrà le prime limitazioni per gli Ebrei: la stella di Davide cucita sul braccio, chiusura dei negozi, ghettizzazione, deportazione e infine decimazione. Wladyslaw, giovane, talentoso pianista, sta suonando Chopin per una registrazione radiofonica quando arriva la notizia dell'invasione nazista della Polonia. Il giovane assiste all'orribile spirale: tutta la famiglia deportata e poi le condizioni del ghetto: bambini che muoiono di fame, gente uccisa per nulla, e una piccola parte di ebrei che tradiscono per sopravvivere. Alla fine Wladyslaw è di nuovo al piano, proprio come all'inizio. Ma naturalmente l'esperienza lo ha devastato. Niente, neppure Chopin sarà più come prima ed in grado di farlo sorridere.

Struggente!Di V. Stefano-24 febbraio 2011

Un libro che si dovrebbe far leggere agli studenti! La narrazione di Wladyslaw Szpilman è incredibile, capace di toccare e sventrare con la crudezza delle descrizioni, semplice trasposizione dell'atroce realtà in cui l'autore è stato costretto a vivere.

Il pianistaDi l. alice-17 novembre 2010

C'è tutto il dramma di un uomo e di due popoli, quello ebraico e quello polacco. Graffia l'anima ed è talmente potente che sembra di vivere il calvario del protagonista insieme a lui: quando ha fame, anche il lettore ha fame, quando ha sete anche il lettore ha sete! E non si tratta di languori, ma dell'eco atavica della fame e della sete e della paura di morire. In sottofondo la musica di Chopin, cristallo luminoso e puro nella notte buia d'Europa.