Perché uccisero Mussolini e Claretta. Oro e sangue a Dongo di Franco Servello, Luciano Garibaldi edito da Rubbettino

Perché uccisero Mussolini e Claretta. Oro e sangue a Dongo

Editore:

Rubbettino

Collana:
Storie
Data di Pubblicazione:
1 dicembre 2009
EAN:

9788849825954

ISBN:

8849825951

Pagine:
216
Formato:
brossura
Argomenti:
Storia del 20. Secolo dal 1900 al 2000, Fascismo e Nazismo
Acquistabile con la

Descrizione Perché uccisero Mussolini e Claretta. Oro e sangue a Dongo

Chi ordinò la fucilazione di Mussolini, l'assassinio di Claretta Petacci e le sedici uccisioni di Dongo? Come fu possibile definire "gerarchi fascisti" un capitano d'aviazione come Pietro Calistri e un impiegato ministeriale come Mario Nudi? Quale organo giudiziario emise quelle sentenze di morte? Nessuno. A 65 anni dai fatti che determinarono l'esordio dell'Italia postfascista, è forse arrivato il momento di conoscere la verità. Da cui la riscoperta delle coraggiose e, per molti versi, sensazionali inchieste pubblicate sul "Meridiano d'Italia" tra le quali quella sull'oro di Dongo: la sua consistenza (pari a 200 milioni di euro odierni), chi se ne impossessò, chi assassinò il "capitano Neri", la partigiana "Gianna" e tutti gli altri che si opponevano alla grande rapina. Fu quell'inchiesta a segnare la sorte di Franco De Agazio, assassinato a Milano dalla "Volante Rossa". Il libro è arricchito da un testo fondamentale, fino a oggi ignorato: le dodici puntate-scoop scritte per il "Meridiano" da uno di coloro che avrebbero dovuto essere fucilati a Dongo e che riuscì invece a sfuggire alla morte, pur assistendo, nascosto tra la folla, all'atto di nascita - tra l'oro e il sangue - della Prima Repubblica.

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5 di 5 su 1 recensione

Perché uccisero Mussolini e ClarettaDi g. bruno-30 settembre 2010

un altro capolavoro di Servello il quale a oltre sessant'anni dopo cerca di fare chiarezza su quello che successe effettivamente quel giorno a Dongo dove fu fucilato il Duce, la sua amanta e altre sedici persone. un interrogativo che si pone ancora l'autore è quello di dove sia finito il cosiddetto Oro di Dongo, e cioè tutte le documentazioni, tutti gli oggetti preziosi che il Duce aveva con se mentre cercava di scappare alla morte per mano dei partigiani. un libro che sicuramente avrà il successo che merita visti anche i precedenti molto fortunati di Servello e cioè: 60 anni in fiamma; Almirante.