Pensieri dal carcere di Pierre Clémenti edito da Il Sirente
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Pensieri dal carcere

Editore:

Il Sirente

Collana:
Fuori
Traduttore:
Benvenuti S.
Data di Pubblicazione:
1 gennaio 2007
EAN:

9788887847123

ISBN:

8887847126

Pagine:
156
Formato:
brossura
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5 di 5 su 2 recensioni

Lunga vita a questo libroDi B. Francesco-3 aprile 2008

Nel 1971 Pierre Clémenti è arrestato a Roma per droga. Viene rilasciato per insufficienza di prove, ma riceve anche un folgio di via. Tornato in Francia scrive questo diario. Magnifici flashback svelano i suoi inizi in teatro a Parigi, poi gli incontri italiani: Visconti con 'Il Gattopardo' e quando lo vede per la prima volta gli dice: «Per un giubbotto nero, hai mani da principe...»; Buñuel, con un «volto favoloso, lavorato dalla vita, pesante e scavato»: per lui, Pierre è davanti alla macchina da presa in 'Bella di giorno' e 'La via lattea'. Infine, Fellini: lo vuole nel 'Satyricon', ma lui rifiuta: «Era come la Fiat, centinaia di attori, migliaia di operai, di figuranti, di artigiani all'opera per mesi, una città intera da costruire e da abitare...». Clémenti, che fu anche regista, è morto nel 1999. Lunga vita a questo libro che lo proietta al centro del nostro amore.

La cupa bellezza di questo testoDi E. Umberto-3 aprile 2008

Non è così frequente che un uomo, che sa esprimere il suo dolore mantenendo il suo grido, e che integra l'esperienza carceraria con una riflessione politica nel senso più ampio della parola, scriva anche di filosofia. In termini molto semplici, in un linguaggio sobrio e allo stesso tempo poetico, mostra ciò che significa la mutilazione imposta dalla "condizione carceraria". L'uomo negativo della prigione, questo uomo rinnegato, alienato, ci fa intravedere per contrasto le enormi risorse di creatività e di libertà che esistono in ognuno di noi... a condizione che noi non ci rendiamo prigionieri di noi stessi. Questo amico di Pasolini aveva perfettamente capito, decisamente, la sfida di tutte le rivolte. Da qui la cupa bellezza di questo testo.