Pensavo fosse una delicata farfalla, invece... di Enzo Riccio edito da Gruppo Albatros Il Filo

Pensavo fosse una delicata farfalla, invece...

Collana:
Nuove voci
Data di Pubblicazione:
21 novembre 2011
EAN:

9788856751901

ISBN:

8856751909

Pagine:
169
Formato:
brossura
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Trama Pensavo fosse una delicata farfalla, invece...

"Vi è mai capitato di essere stati scippati di qualcosa di prezioso e unico? Di sentire fortemente la mancanza di qualcosa che temete di aver perso per sempre? L'autore di questo racconto vuole trasmettere, attraverso una cronaca dettagliata, il tormento e la profonda crisi interiore che un'esperienza travolgente può provocare. Fra una miriade di messaggi, sms ed incontri galeotti, il protagonista si troverà risucchiato in un oblio d'amore vizioso che lo farà scivolare verso una profonda crisi di coscienza, mettendo in discussione, oltre alla sua granitica fede religiosa, la sua stessa ragione di vita".

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5 di 5 su 1 recensione

DA LEGGEREDi B. Lorena-23 febbraio 2012

E' un libro caraterizzato da una realtà cruda, non calcolata e neanche aspettata; di stati d'animo che per lo meno una volta ognuno di noi ha toccato con mano. Sono quei piccoli, quasi invisibili dettagli, che danno un senso di amarezza, e non solo, alle righe scritte tra un sfogo e l'altro. Tutto così coinvolgente tanto da tenerti col fiatto sospeso; tale da essere capace di tenerti sveglio fino alla mattina pur di arrivare all'ultima parola, al punto che mette fine al racconto. L'incontro con Francesca, quella goccia che per il protagonsita sarà ciò che farà apparire una piccola crepa nel suo cuore, e quello che per lei non sarà che un incontro quasi squallidamente di routine con un'altro uomo dal quale poteva prendere un pò di soldi (per sopravvivere? ) usando il suo corpo come merce! Dubbi, perplessità, un sentimento contradditorio si legge tra le righe. Un protagonsita tanto attaccato a quello che credeva giusto quanto la sua voglia di voler troncare con Francesca e ritornare sui suoi passi... Passi che aveva perso da poco ma che non può (vuole? ) ritrovare. Apparentemente, proprio come suggerisce l'immagine della copertina, vi è un senso di tranquillità, di voler credere che tutto si risolverà, ma il susseguirsi delle vicende rapisce anche il lettore in un vortice di passione non corrisposta, di un sentimento buttato via, calpestato con forza. C'è un senso di inquietudine, di smarrimento e al tempo stesso di rigetto nei confronti di Francesca scoprendo insieme al protagonista la cruda realtà nel quale vive lei... La realtà che si può supporre lei abbia scelto.