Pedro Páramo di Juan Rulfo edito da Einaudi

Pedro Páramo

Editore:

Einaudi

Traduttore:
Collo P.
Data di Pubblicazione:
27 Maggio 2014
EAN:

9788806221621

ISBN:

8806221620

Pagine:
142
Formato:
brossura
Disponibile anche in E-Book
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Trama Pedro Páramo

"Con 'Pedro Páramo', Juan Rulfo annuncia il modo attraverso cui la cultura di un intero continente trova forse per la prima volta una voce propria, magari a partire dalla contrazione di nuovi debiti, primo fra tutti quello con William Faulkner, e dalla contemporanea accensione di futuri crediti, come la citatissima apertura del frammento 41: 'Il padre Rentería si sarebbe ricordato molti anni dopo della notte in cui la durezza del suo letto lo tenne sveglio e poi lo obbligò a uscire', che è evidente modello per il famoso incipit di 'Cent'anni di solitudine': 'Molti anni dopo, di fronte al plotone di esecuzione, il colonnello Aureliano Buendia si sarebbe ricordato di quel remoto pomeriggio in cui suo padre lo aveva condotto a conoscere il ghiaccio'. Con quella voce trovata l'America Latina entra in conversazione con il resto del mondo e a sua volta lo rigenera, lo porta a trovare nuove strade, racconti e nuove voci ancora." (Dalla prefazione di Ernesto Franco)

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4 di 5 su 2 recensioni

Pedro PramoDi L. Michele-4 Agosto 2011

Misconosciuto capolavoro della letteratura messicana, un sorta di Bolano ante litteram, poesia di vita e morte, di denuncia e di un mondo sopraffatto dalle sue carenze. Scrittura cinematografica, che vedrei (avrei visto) bene girato da Godard, in uno di quei film dove non si capisce nulla ma che lasciano un alone di bellezza. Un po' come questo testo, sfilacciato in flash di cui spesso non si colgono i soggetti, e a volte neppure le situazioni. Un libro senza musica, immoto ma non tranquillo.

Pedro PramoDi p. raffaele-7 Aprile 2011

Poche volte mi sono trovato davanti ad una trama così complessa eppure così ben orchestrata. Le forme della realtà e del tempo si fagocitano a vicenda in un paese in cui tutto è morte che non si rassegna a morire. Laggiu' desolazione, lutto e follia si spartiscono ciò che resta. Il viaggiatore che passa per quei vicoli malandati in cerca delle proprie radici comincia ad agonizzare insieme ad altri agonizzanti, viene trasportato da refoli d'aria tremula e aridita' ancestrali. Sono le radici a cercare lui, e non viceversa. I fantasmi si spacceranno per vivi e le colpe fioriranno di nuovo nella loro eco, finché il protagonista si spegnerà nel nulla. Ciò che resta fra le pagine è il vecchio sangue, i vecchi misfatti, la vecchia solitudine. E Pedro Paramo.