Passione e tragedia. La storia degli ebrei russi di Riccardo Calimani edito da Mondadori

Passione e tragedia. La storia degli ebrei russi

Editore:

Mondadori

Collana:
Oscar saggi
Data di Pubblicazione:
15 gennaio 2008
EAN:

9788804575337

ISBN:

8804575336

Pagine:
422
Formato:
brossura
Argomento:
Studi sull'Ebraismo
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Descrizione Passione e tragedia. La storia degli ebrei russi

La storia degli ebrei russi è stata, rispetto a quella delle altre comunità ebraiche presenti in Europa, la più ricca di sfumature, suggestioni e contraddizioni, in quanto caratterizzata da intense fiammate di partecipazione rivoluzionaria alla vita politica e culturale dalla quale abitualmente erano esclusi. Confinati nei villaggi della cosiddetta "zona di residenza", una sorta di enorme ghetto a cielo aperto che si estendeva dall'Ucraina alla Lituania, gli ebrei vissero per secoli in condizione di isolamento, con una propria lingua e una propria fede, fino a raggiungere, all'inizio del XX secolo, la considerevole cifra di 5 milioni di individui. Di fronte al diffondersi dell'antisemitismo, fomentato dal regime zarista, e la tolleranza nei confronti di pogrom sempre più cruenti, gli ebrei non solo andarono a ingrossare le file dei maggiori gruppi politici d'opposizione, ma fondarono un proprio partito, il Bund, che per primo in Russia difese energicamente gli interessi e i diritti di larghe masse di diseredati. Poi si avverò la previsione di un cinico ministro zarista: un terzo degli ebrei russi emigrò in America, un terzo morì sui campi di battaglia della Grande Guerra e un terzo finì per assimilarsi, gettandosi nelle fauci del leone sovietico. Il libro ripercorre le tappe fondamentali dell'ancora poco noto itinerario degli ebrei in Russia e nell'Unione Sovietica, e rivisita il dibattito sulla "questione ebraica" in seno al marxismo, da Marx ed Engels a Kautsky e Lenin.

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5 di 5 su 2 recensioni

Appassionante RicercaDi M. MARA-13 gennaio 2010

Il volume prezioso per comprendere il multifome mondo degli Ebrei russi, una storia caratterizzata da drammi e polarizzata tra partecipazione alle vicende politiche negli albori della Rivoluzione, partecipazione che li vede alla ribalta dopo secoli di esclusione, e la tragedia di un nuovo rifiuto da parte del potere totalitario, nato dopo il 1917, che non accetta la loro insopprimibile ansia di libertà. Un’opera complessa dove, mentre declina le vicende umane, politiche e letterarie di alcuni tra i protagonisti dell’Otto e Novecento -Babel'; Mandel'stam; Erenburg; Grossman, il Nobel 1957 Pasternak; nonché, prima, Marx e Trockiji- nella loro relazione, spesso contraddittoria e conflittuale, con le proprie origini ebraiche, l'A. tratta lo scabroso (e poco conosciuto) tema del rapporto tra Stato sovietico (impersonato da Iosif Stalin) ed Ebrei, sfociato in un vero e proprio antisemitismo di Stato, precedente e successivo agli anni della Seconda Guerra Mondiale. Un testo indispensabile per comprendere la genesi dei tanti tabù della sinistra tradizionale nei confronti di Israele, tuttora persistenti.

Una preziosa chiave di letturaDi M. MARA-13 gennaio 2010

Il volume prezioso per comprendere il multifome mondo degli Ebrei russi, una storia caratterizzata da drammi e polarizzata tra partecipazione alle vicende politiche negli albori della Rivoluzione, partecipazione che li vede alla ribalta dopo secoli di esclusione, e la tragedia di un nuovo rifiuto da parte del potere totalitario, nato dopo il 1917, che non accetta la loro insopprimibile ansia di libertà. Un'opera complessa dove, mentre declina le vicende umane, politiche e letterarie di alcuni tra i protagonisti dell’Otto e Novecento -Babel'; Mandel'stam; Erenburg; Grossman, il Nobel 1957 Pasternak; nonché, prima, Marx e Trockiji- nella loro relazione, spesso contraddittoria e conflittuale, con le proprie origini ebraiche, l'A. tratta lo scabroso (e poco conosciuto) tema del rapporto tra Stato sovietico (impersonato da Iosif Stalin) ed Ebrei, sfociato in un vero e proprio antisemitismo di Stato, precedente e successivo agli anni della Seconda Guerra Mondiale. Un testo indispensabile per comprendere la genesi dei tanti tabù della sinistra tradizionale nei confronti di Israele, tuttora persistenti.