Le parole della politica di Vittorio Foa, Federica Montevecchi edito da Einaudi

Le parole della politica

Editore:

Einaudi

Data di Pubblicazione:
15 gennaio 2008
EAN:

9788806192556

ISBN:

8806192558

Formato:
brossura
Disponibile anche in E-Book
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Descrizione Le parole della politica

Forse il degrado della politica e delle sue parole sta proprio nell'agire pensando di essere soli e nel pensare solo a se stessi. "Nei primi anni del secolo con Federica Montevecchi abbiamo pensato di scrivere questo libro con un obiettivo che si presentava ambizioso. Eravamo profondamente colpiti dal degrado del linguaggio politico in quel periodo che per brevità, e con una certa facilità polemica, chiamavamo il tempo di Berlusconi e che era anche il tempo nostro. In politica si parlava a vanvera, le parole non avevano più peso, soprattutto quelle del governo: se si poteva dire solo quello che conveniva, quale significato poteva avere un impegno per O futuro? Ci proponevamo, con Federica, di analizzare i motivi di questo degrado e, se possibile, di indicare una via di uscita. Il nostro punto di partenza sembrava semplice: perché le parole della politica apparivano prive di senso?". Così scrive Vittorio Foa introducendo questo volume in cui, ciascuno dei due autori compone una riflessione sul senso delle parole della politica.

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3 di 5 su 2 recensioni

Le parole della politicaDi R. Grazia-9 novembre 2010

Malgrado gli spunti interessanti e le riflessioni non banali, ho trovato la parte di Foa troppo slegata, difficile da seguire: sembrano appunti e considerazioni che, forse, avrebbero meritato maggiore organicità. Più scorrevole, invece (anche se un po' scolastica) la parte di Montevecchi. Interessante soprattutto la riflessione sul "presentismo" come incapacità da parte della classe politica di progettare il futuro, cercando unicamente di soddifare i (peggiori) bisogni momentanei dei votanti (non più percepiti come cittadini, ma come consumatori).

Riflettere per costruireDi V. Ilaria-8 luglio 2010

Un libro serio, intenso e diretto. Che fa del linguaggio politico il suo filo conduttore. Un'analisi delle parole e delle consuetudini che rispecchiano in modo evidente ma non scontato le dietrologie e le idee base del pensiero politico. Un excursus storico politco che andrebbe fatto leggere in ogni scuola superiore. Il tutto senza cedere alla tentazione nè del populismo nè del qualunquismo nè della banalizzazione. Un bel libro, che si legge bene e che ti lascia con la consapevolezza di aver imparato qualcosa di importante.