Panino al prosciutto di Charles Bukowski edito da TEA

Panino al prosciutto

Editore:

TEA

Collana:
Tea Trenta
Edizione:
10
Traduttore:
Viciani S.
Data di Pubblicazione:
19 gennaio 2017
EAN:

9788850245420

ISBN:

8850245424

Pagine:
336
Formato:
brossura
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Trama Panino al prosciutto

In una Los Angeles periferica e prostrata dalla Grande Depressione, Henry Chinaski, figlio di immigrati tedeschi e adolescente ribelle, vive il suo apprendistato alla vita: la scuola, i piccoli furti, i giochi di strada, le risse, il baseball, l'iniziazione al sesso. Un apprendistato ruvido, duro, rabbioso, consumato all'insegna della disillusione e del rifiuto: dei valori del padre, delle amicizie fasulle, dei sogni giovanili. Ma allo stesso tempo Henry scopre la biblioteca pubblica e la compagnia impareggiabile dei libri, il conforto dell'alcol e la scrittura come unica strada verso l'autentica conoscenza di sé. "Panino al prosciutto" è la storia di un viaggio adolescenziale verso la libertà che Bukowski ci narra mantenendosi come sempre in bilico tra invenzione e racconto autobiografico, con i modi unici del suo stile acre, sarcastico, ma anche sottilmente e teneramente disperato.

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Recensioni degli utenti

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4 di 5 su 7 recensioni

Memorabile!Di M. Andrea-21 aprile 2012

E' un romanzo vero, innanzitutto, cinico se vogliamo ma intenso e molto intimo. Una vera autobiografia senza mezze misure di uno scrittore sopra le righe, vissuto alle spalle di un padre sprezzante e costretto a fare a pugni con il mondo per trovare la propria strada. Uno stupendo autoritratto narrativo che lascerà sicuramente il segno dentro di voi.

OttimoDi r. paolo-27 febbraio 2012

E' il racconto dei primi tempi dell'autore, nascosto nei panni del ragazzo Henry Chinaski. E' una storia unica, devastante, ambientata negli Stati Uniti prostrati dalla grande depressione; scorre che è una bellezza, non troverete mai colpi di scena, frasi ad effetto, sembra sia un racconto piatto ma non lo è affatto. Ci si affeziona come non mai al ragazzo, ci si immedesima in lui, si vive con lui. Alla fine quando si chiude il libro, si sente la mancanza di Henry e quando un libro fa questo effetto vuol dire che l'autore ha colpito al cuore.

Panino al prosciuttoDi M. Chiara-20 luglio 2011

Sincera confessione di un vecchio genio. Panino al prosciutto parla della sua storia. Charles Bukowski si racconta, parte dalla sorgente e scorre per la fogna, passa per il disagio, l'insicurezza e la perdizione, ma anche tra braccia accoglienti di una moltitudine di amanti, senza sottovalutare il passatempo dell'alcol e delle corse dei cavalli. Si tirano le somme, e ciò che è stato, e per fortuna è stato raccontato.

Panino al prosciuttoDi O. Marco-10 novembre 2010

Mi è piaciuto parecchio! Devo ammettere che lo sto apprezzando di più adesso, a distanza, che non mentre lo leggevo. Ti resta in mente un'idea più globale, una sensazione d'insieme di tutto il romanzo. Lì per lì ti sembra di leggere una biografia (bizzarrissima perchè il protagonista è fuori dal comune)..! Poi però ti rendi conto che non è solo questo, ma molto di più. Il protagonista, Henry Chinaski, che non è altri se non Bukowski, racconta la sua infanzia e la sua adolescenza, tra un padre terribile e una spaventosa acne che gli condiziona la vita. Innervosito perché l'aspetto e lo stato sociale contano più di tutto il resto, trova l'unica fonte di piacere nello scrivere e ovviamente nel bere... Sembra di curiosare nella sua vita, si capisce moltissimo in che modo nasce questo suo stile così diretto e senza peli sulla lingua, da dove nasce la sua capacità di vedere il mondo e le persone senza filtri e pregiudizi, ma in modo pessimistico e spietato... Capisci da dove nasce lo "stile Bukowski", lo stile di scrittura, di pensiero, di vita. E' crudo, spietato e viscerale, ma anche malinconico e tenero. E' pregno di questo punto di vista sul mondo.

Panino al prosciutto Di l. silvia-23 settembre 2010

Il romanzo di formazione di Bukowski: bellissimo e disperatissimo, si legge d'un fiato.

Panino al ProsciuttoDi F. Claudio-4 agosto 2010

Mi è piaciuto parecchio! Devo ammettere che lo sto apprezzando di più adesso, a distanza, che non mentre lo leggevo. Ti resta in mente un'idea più globale, una sensazione d'insieme di tutto il romanzo. Lì per lì ti sembra di leggere una biografia (bizzarrissima perchè il protagonista è fuori dal comune)..! Poi però ti rendi conto che non è solo questo, ma molto di più. Il protagonista, Henry Chinaski, che non è altri se non Bukowski, racconta la sua infanzia e la sua adolescenza, tra un padre terribile e una spaventosa acne che gli condiziona la vita. Innervosito perché l'aspetto e lo stato sociale contano più di tutto il resto, trova l'unica fonte di piacere nello scrivere e ovviamente nel bere... Sembra di curiosare nella sua vita, si capisce moltissimo in che modo nasce questo suo stile così diretto e senza peli sulla lingua, da dove nasce la sua capacità di vedere il mondo e le persone senza filtri e pregiudizi, ma in modo pessimistico e spietato... Capisci da dove nasce lo "stile Bukowski", lo stile di scrittura, di pensiero, di vita. E' crudo, spietato e viscerale, ma anche malinconico e tenero. E' pregno di questo punto di vista sul mondo.