La palla curva di Antonio Castaldi edito da Gruppo Albatros Il Filo

La palla curva

Collana:
Nuove voci
Data di Pubblicazione:
1 gennaio 2010
EAN:

9788856721690

ISBN:

8856721694

Pagine:
147
Formato:
brossura
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Trama La palla curva

Racconto lungo, più che romanzo breve, "La palla curva" (il titolo richiama un gesto del baseball) mette in scena Andrea, un professore in pensione. Piccolo erotomane di provincia, malato di una sorta di bovarismo culturale, che ha privato la sua vita di ogni vitale spontaneità. Andrea si ritrova, dopo la separazione dalla moglie, in piena crisi esistenziale aggravata da un'identità devastata, senza più alcun aiuto a cui appoggiarsi. Andrea ha sempre vissuto una vita in seconda, facendo propria la vita dei personaggi letterari e cinematografici di cui si è di volta in volta innamorato. I suoi pensieri, le sue parole, gesti, comportamenti, sentimenti sono stati presi in prestito dalla finzione. Cavaliere senz'anima, corpo ridotto a pura e malata fisiologia, Andrea è un mimo della vita. L'unico aggancio che gli è rimasto con la realtà è un abnorme desiderio sessuale, che l'incontro con una ragazza cinica e disinibita porta fino al delirio. Quella che gli appare come una via d.uscita dalla crisi lo porta in realtà alla distruzione o autodistruzione. Attraverso il protagonista l'autore ha voluto contrabbandare una propria idea della letteratura che si nutre di altra letteratura, come maniera giunta ormai allo sfinimento, che non può presentare che fantasmi privi di vita e anch'essi sfiniti.

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5 di 5 su 2 recensioni

Opera prima matura tra fantasia e autobiografiaDi R. Giovanni-5 agosto 2010

Questo piccolo grande libro che si lascia leggere tutto d'un fiato nasconde preziosità sotto l'apparente semplicità di scrittura ed agevolezza di lettura: bei dialoghi rivelatori delle personalità dei personaggi, saggezza e umanità distillate da esperienze di vita, citazioni sempre opportune, tanta amarezza e disperazione ma anche leggerezza ironica, descrizioni di Salerno che combinano l'obiettività di uno sguardo attento ad una profonda introspezione che trascolora luoghi e paesaggi. Anche se l'autore non confonde l'arte con la vita, sa con il suo protagonista che "la grande arte, tutta l'arte, grande o piccola, è autobiografica". Nonostante la spietatezza di alcuni epiteti od osservazioni, si nota come l'autore ami profondamente il soggetto e tutti i protagonisti del suo racconto e ciò mi ha commosso. Complimenti! Giovanni

Da leggere.Di m. marina-12 giugno 2010

Le 150 pagine di questo breve romanzo sono state per me una vera sorpresa. Protagonista una scrittura veloce, zeppa di citazioni, mai pretenziose e sempre funzionali al racconto, tra cinema e letteratura. Si sorride e si riflette leggendo questo libro ed alla fine, arrivati alle ultime pagine, si prende tempo per allungarne la durata e una volta terminato, la sensazione che rimane è quella di avere letto una grande piccola opera prima.