Palermo è una cipolla di Roberto Alajmo edito da Laterza

Palermo è una cipolla

Editore:

Laterza

Collana:
Contromano
Edizione:
13
Data di Pubblicazione:
1 settembre 2005
EAN:

9788842074366

ISBN:

8842074365

Formato:
brossura
Argomento:
Cultura e società
Acquistabile con la

Descrizione Palermo è una cipolla

"Ne hai sentite di storie sulla Città. Anche questa guida ha contribuito a raccontartene almeno un paio che se non sono false, poco ci manca. Ma ti assicuro che qui vengono raccontate per vere. E dopo un poco questo genere di storie a forza di raccontarle diventano vere sul serio."

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Recensioni degli utenti

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3 di 5 su 4 recensioni

RiduttivoDi l. diego-8 aprile 2012

Purtroppo non mi è piaciuto per niente. L'intenzione è buona ma, di fatto, il libro non decolla: continua a descrivere, da un punto di vista meramente soggettivo, la città al turista che ancora dovrà visitarla, e che rimane chiuso in albergo fino all'ultima pagina, senza però valorizzarne gli aspetti. E ogni posto della città è un'occasione per tirare fuori luoghi comuni o esagerazioni sulla mentalità della gente.

Panormitan souvenirDi C. Maurizio-31 marzo 2012

"Palermo è una cipolla" è un adorabile libricino di appena un centinaio di pagine che potete mandar giù in un paio d'orette. Un'analisi del capoluogo siciliano e delle sue contraddizioni fatta da un palermitano doc come Roberto Alajmo il quale critica, ma allo stesso tempo assolve (proprio come ci si aspetterebbe da un palermitano) divertendo il lettore e invitandolo molto spesso ad annuire.

Palermo è una cipollaDi L. Michele-4 agosto 2011

Dovrebbe essere preso a esempio su come si scrive una guida della città di Palermo. Alti e bassi, a volte qualche compiacimento, ma restituisce il senso di Palermo senza cadere in banalismi. Certo, c'è un po' di compiacimento nell'immaginare di fare da Cicerone ad uno di "fuori", che viene qui nella città del Sud pieno di "idee fisse". E se ne deve liberare. Per assaporare la città, il suo centro, le sue eccentricità. Il teatro Massimo e la Vucciria. Il Duomo di Monreale (come non farci un salto) e la Cattedrale. Ma soprattutto, la Kalsa con tutto il nuovo che ne è venuto e che potrebbe venire. Per finire un po' defilati sulla spiaggia di Mondello. L'inizio, poi, è ben coinvolgente, con quel giro dall'aeroporto al centro, passando per Capaci e la morte di Falcone. Ma anche guardando le tante case non finite lungo il lungomare. Esempio mirabile del modo di arrangiarsi di qui. Non dimentichiamo poi i sapori, gli arancini dell'Orto Botanico (e chi l'ha mangiati ne sa qualcosa) ed un pranzo di meuza (maritata o no) con pane e panelle nella Piazza San Francesco. Da leggere in controcanto con la Caserta di Pascale, di cui parlo sotto. Certo diversi i luoghi e le possibilità, ma quanto di eguale nel porsi, nell'essere. Tornare allora a Palermo, e perché no, girare meglio il Sud.

Lo specchio della SiciliaDi n. giuseppe-26 agosto 2010

Roberto Alajmo ha colto nel segno. Questo libro parla di Palermo e dei palermitani, ma di riflesso coinvolge tutta la sicilianità, orgogliosa e negata. Le pagine di questo libro sono uno specchio in salsa tragico-ironica, tipica dell'isola, dei problemi e dei silenzi di una città che è espressione tipicamente meridionale. Non dovrebbe mancare nella libreria di un palermitano e di chi vuol capirci qualcosa in più sui siciliani.