Periodici
Le riviste
La rivista Storie e linguaggi, fondata da Franco Cardini (Istituto Italiano di Scienze Umane, Firenze) e Paolo Trovato (Università di Ferrara), accoglie studi di storia senza aggettivi, di storia letteraria e artistica, di filologia e altro fino all'antropologia culturale con l'auspicio di stimolare un confronto utile non solo per il mondo accademico ma per tutta la nostra società. Il progetto nasce dall'incontro fra studiosi convinti che la ricerca scientifica sia un dovere civico e una necessità sociale, che le discipline umanistiche debbano aprirsi generosamente alle scienze umane e che anche i testi più antichi, lungi da qualunque tentazione "attualizzante", vadano studiati nel presente in funzione del futuro. Storie e linguaggi fa parte dell'elenco delle riviste di classe A dell'Anvur.
Leggi il codice etico della rivista. Eventuali proposte di pubblicazione vanno inviate via e-mail a redazione@libreriauniversitaria.it.
This journal, which comes out as part of the series of the same name, born in 2012, includes a wide range of studies in the humanities, from fields such as history, literature, art history, philology, and cultural anthropology, in the hopes of stimulating an exchange of ideas, outlooks, and approaches useful not only for the academic world but for our society as a whole.
The project emerged from out of an encounter amongst scholars who are convinced that scientific research is a civic duty and a social necessity, and that therefore, humanistic disciplines should be generous and more open to the public sphere, and that even the most ancient of texts, far from any temptation to “bring them up to date,” should be studied in the present with an eye on their place in the future.
Read the publication ethics and malpractice statement. Any proposals for publication must be sent by e-mail to redazione@libreriauniversitaria.it
A partire dalla prima metà del Novecento gli studi neoumanistici hanno messo in campo un modo nuovo di guardare alle religioni. I fatti comunemente recepiti come religiosi – e il concetto stesso di ‘religione’ – sono stati riconosciuti come prodotti culturali, integralmente umani nelle origini e nelle destinazioni, e storicamente determinati. Giovandosi di tale orientamento e del metodo analitico elaborato a suo tempo da studiosi quali Raffaele Pettazzoni, Angelo Brelich ed Ernesto de Martino, Civiltà e Religioni intende esplorare il nesso che intercorre tra le varie civiltà umane e quanto di religioso è stato in esse riconosciuto. Un nesso vitale, suscettibile di una comparazione storica capace di suscitare una visione più consapevole e più ampia della condizione umana. In un’area d’intersezione tra storia e antropologia, Civiltà e Religioni – diretta da Nicola Gasbarro, Marino Niola e Paolo Scarpi – intende offrire in ambito internazionale uno spazio al confronto delle idee, aperto agli interessi di studio e alla curiosità intellettuale: un ambiente aperto alla ricerca e alla riflessione, un luogo di lavori in corso. Civiltà e Religioni fa parte dell'elenco delle riviste scientifiche dell'Anvur.
Leggi il codice etico della rivista.
From the first half of the nineteenth century, a new way to look at religions emerged in the Humanities. Facts ordinarily understood as “religious”, and the concept itself of “religion”, have been acknowledged as cultural products, wholly human in their origins and aims, and therefore historically determined. Taking advantage of such an approach as well as of the analytical methods developed by scholars such as Raffaele Pettazzoni, Angelo Brelich and Ernesto de Martino, Civiltà e Religioni intends to explore the link between human civilizations and the religious elements within the cultural structures they have generated. Such relationship is built on a historical comparativism meant to provide a wider and clearer vision of the human condition. At the intersection between history and anthropology, Civiltà e Religioni, edited by Nicola Gasbarro, Marino Niola and Paolo Scarpi, aims to give life to an international arena, open to study skills and intellectual curiosity, for ideas to be compared. Therefore, Civiltà e Religioni will be an environment open to research and reflection, a place of work in progress. Read the publication ethics and malpractice statement.
La maggior parte dei modelli di coscienza propone che la coscienza stessa sia un prodotto dell’attività elettrica e chimica all’interno del cervello, ma nessuna teoria ha sinora risolto il cosiddetto “problema difficile della coscienza”: come possono i processi fisici del sistema nervoso originare esperienze soggettive come pensare, sentire, analizzare e creare? Eppure è innegabile che senza consapevolezza – senza coscienza – noi non possiamo pensare, percepire, sognare o amare. Questa base da sola è sufficiente a rendere attuale e appropriata una rivista scientifica dedicata a esplorare la natura della coscienza.
La coscienza può essere studiata da una varietà di discipline diverse, ma la matematica si presta in modo particolare a esaminare il rapporto tra coscienza e fenomeni fisici: è precisa e rigorosa nel suo metodo e dà espressione simbolica a configurazioni e relazioni astratte.
Lo scopo che si propone la Rivista Internazionale di Matematica e Coscienza, fondata e diretta da Tony Nader (M.D., Ph.D., Maharishi European Research University), è quello di soddisfare la necessità di un forum di ricerca e discussione sulla coscienza e sulle sue espressioni. Il comitato editoriale invita matematici, scienziati e altri pensatori a presentare le proprie teorie sulla coscienza, senza restrizione agli assiomi e postulati proposti, alla sola condizione che queste teorie seguano argomentazioni strettamente logiche e rispettino osservazioni e dati di fatto provati. Saranno i benvenuti anche articoli che usino argomenti fattuali o logici per andare contro fatti o osservazioni comunemente accettati, ma non ancora pienamente consolidati.