
Paesaggi italiani con zombi
- Editore:
Adelphi
- Collana:
- Piccola biblioteca Adelphi
- Data di Pubblicazione:
- 28 ottobre 1998
- EAN:
9788845914041
- ISBN:
8845914046
- Pagine:
- 404
- Formato:
- brossura
- Argomento:
- Prosa letteraria
Libro Paesaggi italiani con zombi di Alberto Arbasino
Trama libro
I paesaggi, in questo bel paese apatico e feroce, si vanno affollando di zombi stralunati e cloni attoniti. E si diffonde l'oscura percezione che nell'Italia degli ultimi anni sia avvenuta ogni sorta di mutazioni sfuggenti e insidiose, lasciandosi dietro un brulichio che tutto ingloba e stravolge: come in quei gremitissimi quadri dei Bruegel dove i più gravi incidenti si confondono tra la ressa sgangherata. Ma i romanzeschi o drammatici fatti italiani sono spesso anche ridicoli; e inspiegabili o inattendibili: tanto che, al di là di generiche effusioni di malessere, preferibilmente si evita di affrontarli a caldo. Ed ecco invece che, a sorpresa, Arbasino - e chi altri se no? - dedica a un così imbarazzante «stato della nazione» un libro che con brutale lucidità nomina e cataloga, descrive e deride, seziona e insolentisce tutto il repertorio dei temi ricorrenti e delle manie e smanie vecchie e nuove nel «gran casino» peninsulare. Sfilano i luoghi comuni ossessivi e le classificazioni deliranti, lo sciocchezzaio del «politicamente corretto» a destra e a sinistra, il paleo e il retro e il neo e il post, il Nord e l'Est e il Sud e il West, le secessioni, le immigrazioni, le televisioni, gli inquinamenti culturali compromettenti, le colpe e scuse loquaci e tattiche, le figurette e le figuracce - sino al gran silenzio di fine millennio circa l'Aldilà.
Recensioni degli utenti
Zombie italiani - 22 aprile 2012
Mai titolo fu più centrato di questo per i nostri tempi, secondo me. Eppure il volume sarebbe datato, se non fosse che conferma in maniera vivida la palude in cui il nostro paese è crollato e rimasto immobilizzato da ormai molti decenni. Libro ricco di vocaboli, soprattutto loro, e ricordi, suggestioni, meditazioni, brani di storia, rivisitazioni di situazioni, tutto filtrato dalla lingua tagliente, ironica e surreale dell'autore. Difficile, ma Arbasino è pur sempre Arbasino.