Padre Pio. Miracoli e politica nell'Italia del Novecento di Sergio Luzzatto edito da Einaudi

Padre Pio. Miracoli e politica nell'Italia del Novecento

Editore:

Einaudi

Data di Pubblicazione:
14 aprile 2009
EAN:

9788806196639

ISBN:

8806196634

Formato:
brossura
Argomenti:
Misticismo cristiano, Storia culturale e sociale
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Descrizione Padre Pio. Miracoli e politica nell'Italia del Novecento

Fu il 20 settembre 1918, in uno sperduto convento del Gargano, che padre Pio da Pietrelcina vide iscriversi sul proprio corpo le cinque piaghe di Gesù. Non era un momento qualunque nella storia d'Italia. Alla carneficina della Grande Guerra si era aggiunta l'ecatombe dell'influenza spagnola. Perciò, il "crocifìsso vivo" venne investito da una smisurata offerta di preghiera e da un'accorata domanda di grazia. Ma suscitò anche una sorda diffidenza e un'aperta resistenza. La diffidenza dell'Italia laica, nell'infuocato clima politico del "biennio rosso". La resistenza del Vaticano, ostile alle forme più spinte di religiosità carismatica. Così, fin dagli anni Venti la storia di padre Pio si intrecciò strettamente con la storia della Chiesa e con la storia d'Italia. Denigrato dal frate-medico Agostino Gemelli, e quasi perseguitato dai presuli del Sant'Uffizio, il cappuccino con le stigmate trovò potenti difensori all'interno del Partito nazionale fascista. Seguirono decenni di vicende gravi e perfino rocambolesche, tra conversioni e ritorsioni, pellegrinaggi e sciacallaggi, congiure e abiure, finché l'avvento al soglio pontificio di Pio XII non permise il pieno dispiegarsi del culto garganico. Ma neppure allora la storia potè dirsi finita. Giovanni XXIII scatenò contro padre Pio un'ultima offensiva, prima che il papa polacco ne riconoscesse le virtù e lo elevasse agli altari.

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4 di 5 su 2 recensioni

Padre PioDi O. Paolo-2 aprile 2011

Uno dei migliori saggi storici divulgativi pubblicati nel 2010. Ecco, secondo me i saggi storici dovrebbero essere tutti così. Approfonditi, documentati, non di parte, scritti con un linguaggio semplice ma colto. Divulgazione nel miglior senso della parola. Mica facile. Più che di padre Pio, il libro parla del padrepiismo, cioè del culto del fraticello sotto il profilo antropologico, economico, religioso e politico. E in ogni aspetto Luzzatto ci rivela qualcosa dell'Italia del secolo scorso e alla fin fine pure di questo. Letto al volo in ogni senso: ero in aereo e me lo sono sparato tutto di filato.

Non è un libroDi p. licio-25 settembre 2010

Sulla vita di Padre Pio, è un libro sull'humus in cui si è sviluppato il suo culto, sugli uomini e le donne che hanno creato la rete devozionale di questo personaggio rappresentativo di certa Italia - specialmente l'Italia d'anteguerra, quella in cui il clericofascismo si formò e che che permase, sotto neanche troppo mentite spoglie, nei successivi anni 50 e 60. Gustosi certi approfondimenti che rivelano l'inestricabile rapporto tra istituzioni statali e Vaticano (vedi la storia dei fratelli Montini, a proposito delle sovvenzioni per l'ospedale Casa sollievo della Sofferenza, il quale tra l'altro avrebbe dovuto intitolarsi al sindaco di New York Fiorello La Guardia - anche questo altro gustoso episodio). Quello che esce fuori da questo ritratto di Padre Pio è in realtà un ritratto dell'Italietta che sempre siamo stati, e in parte siamo ancora, sospesa tra arretratezza sia economica che culturale e modernità incipiente ma superficiale, tra misticismo e irrazionalità e tentativi di sviluppare una scienza ormai necessaria. La prosa di Luzzatto è piacevole e precisa, intelligente, e ricca di rimandi storici.