L' oscuro mosaico

Chi ama le atmosfere del Medievo, gli intrighi e le storie d'amore tormenatte e ricche di passione non potrà fare a meno di leggere L'oscuro mosaico di Ornella Albanese, già da tempo amata autrice di romance si va affermando per i suoi romanzi storici, dopo L'anello di ferro dello scorso anno, torna con questo nuovo romanzo avvincente e ricco di colpi di scena. Un viaggio nel Salento medievale, partendo dalle colline calabresi di Tarsia e passando con breve escursioni nella corte palermitana di Guglielmo il Malo, per soffermarsi a Castrum Minervae e Hydruntum. Tra gli arcani della scienza alchemica sperimentati nella torre del vecchio Rubino e i misteri nascosti nelle figure del mosaico pavimentale dell'antica cattedrale di Otranto, si nasconde la chiave che sveli l'autore di efferati crimini di cui viene accusato il protagonista. L'oscuro mosaico è anche il cammino di formazione di Livio, uno spirito inquieto, che poco più che bambino abbandona la sua terra voltando le spalle a un passato segnato dal male e dal quale tuttavia non riesce a liberarsi. E' un giovinetto quando la bella Mirta di Torrechiara fa breccia nel suo cuore e avvicinarsi a lei è motivo di una nuova umiliazione. Torturato e costretto alla fuga, si affermerà in lui la volontà di diventare un uomo che non teme nessuno, anzi che dovrà essere temuto. La convinzione del tradimento di Mirta e l'odio a lungo covato induriscono il suo cuore e lo renderanno un invincibile mercenario al soldo del re normanno Guglielmo. Per Livio si intravede il riscatto. Ma le ombre sul suo destino non sono ancora dissolte. Dovrà ancora lottare.

Intrigante, avvincente, profonda la trama di questo splendido romanzo storico-giallo-ma non solo! Sarebbe riduttivo definire con pochi aggettivi l'intrecciarsi delle emozioni che mi hanno colto nella lettura dell'opera di Ornella Albanese. Ci si ritrova sin dalle prime pagine ad essere coinvolti in un contesto storico perfettamente tratteggiato che non è solo sfondo e ambientazione per le vicende dei nostri amati personaggi, ma presenza viva. Ciò è dovuto, oltre che alla sensibilità della scrittrice che ormai ben conosciamo, anche alla dettagliata rappresentazione dei luoghi da lei realmente vissuti e conosciuti a fondo ed alla creazione di un intricato enigma la cui soluzione è racchiusa tra le mura della Cattedrale di Otranto.