Orlando furioso
- Editore:
Einaudi
- A cura di:
- T. Matarrese , M. Praloran
- Data di Pubblicazione:
- 20 Settembre 2016
- EAN:
9788806185978
- ISBN:
8806185977
- Formato:
- brossura
Descrizione Orlando furioso
Il 22 aprile 1516 usciva a Ferrara, presso l'editore Giovanni Mazocco, la prima edizione dell'"Orlando furioso". Ariosto coronava così il lavoro di una dozzina d'anni, ma le cose non sarebbero finite lì. Per il poeta iniziò subito un periodo di revisione del suo capolavoro che avrebbe portato all'edizione intermedia del 1521 e a quella definitiva del 1532. Questo lavoro di riscrittura avrebbe indotto l'autore ad ampliare il poema portandolo da quaranta a quarantasei canti, a ristrutturare l'intreccio dei vari episodi, e soprattutto a cambiare profondamente la lingua adeguandola ai dettami ispirati alle "Prose della volgar lingua" di Pietro Bembo, che nel frattempo si stavano imponendo fra i letterati italiani di ogni regione. Dunque il "Furioso" che tutti leggono normalmente è scritto nel toscano letterario esemplato sui grandi trecentisti, quell'italiano che ha costituito la lingua letteraria dominante fino ai primi del Novecento. Il primo "Furioso", invece, assemblava liberamente il toscano con molti latinismi, con il lessico del volgare padano, con svariati termini dell'espressività popolare. Una lingua imperfetta ma molto creativa, quasi inventata ottava dopo ottava. L'edizione che qui proponiamo offre il testo del "Furioso" originario con un ampio commento sugli elementi caratteristici di questa lingua, sottolineando tutti i passaggi più rilevanti che avverranno nell'edizione definitiva.
Recensioni degli utenti
Un classico non rinunciabile-5 Gennaio 2017
Un incipit che si ricorda per la vita, o quanto meno che ricordo per la vita. Ho stupito un colto ferrarese abitante in via Ariosto, recitando la prima ottava "Le donne, i cavalier, l'arme, gli amori…" (mentre si raggiungeva il ristorante). E mi sono accorto di non aver mai posseduto il testo integrale, né ho più trovato il libro del liceo (circa mezzo secolo fa) che ne riportava ampie parti (insieme a stralci della "Gerusalemme liberata" del Tasso, che invece non ha mai rappresentato un richiamo non resistibile). E, per me, ovviamente, un testo classico richiede un'edizione classica (non così semplice da trovare in libreria, piene di libri scritti da contemporanei delle più varie estrazioni che probabilmente scrivono perché non sanno leggere).