L' ordine della quercia velenosa di Brent Hartinger edito da Playground

L' ordine della quercia velenosa

Editore:

Playground

Traduttore:
Bocchi A.
Data di Pubblicazione:
1 gennaio 2007
EAN:

9788889113233

ISBN:

8889113235

Pagine:
150
Formato:
brossura
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Trama L' ordine della quercia velenosa

Russel Middlebrook, lo studente della Robert L. Goodking High School già protagonista di "Geography Club", insieme agli amici Min e Gunnar ha fondato il gruppo gay-etero e bisessuale del liceo. E questo non ha fatto di lui lo studente più popolare della scuola. Anzi. Finisce l'anno scolastico e con gli amici di sempre decide di lavorare come animatore in un campo estivo. Appena arrivato al campo, si invaghisce di un altro animatore, certo Web, un fusto molto disinvolto, che ama immergersi nudo nel laghetto del campo, ma che sembra più attratto dalla sua amica Min. Una storia che avrà svolte e sviluppi imprevisti e anche inquietanti. A occupare, però, il tempo di Russel Middlebrook è anche un gruppo di pestiferi bambini di dieci anni, accomunati dall'essere ustionati gravi. Con loro stabilisce presto un rapporto di forte vicinanza, visto che, come ricorda lo stesso Russel, "So cosa significa essere considerato uno stereotipo; so cosa significa essere giudicato negativamente e in modo frettoloso". Proprio il rapporto con quei bambini porterà Russel a una maggiore consapevolezza di sé e dei propri valori.

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Recensioni degli utenti

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3 di 5 su 3 recensioni

L'ordine della quercia velenosaDi p. raffaele-6 aprile 2011

Mi aspettavo una simile trama, che dire? Ed ecco la tipica storia americana politicamente corretta dove c'è di tutto. L'ingrediente base è il trio: gaybisexetero. Tre grandi amici, condividono tutto, poi l'amicizia sembra spezzarsi per banalità, per cose che nella vita possono accadere. Ma in definitiva si è in divenire, i protagonisti sono tutti deglia dolescenti, è quindi la sitiuazione si ricomporrà. C'è poi il bello senz'anima di turno che si becca una denuncia per molestie sessuali, c'è l'amicoamore brutto, anzi deturpato da un evento tragico, che è bello dentro e con cui il protagonista troverà affinità e amore... Insomma la storia è un po' banale. Sembra un manualetto di comportamenti e di consigli.

L'ordine della quercia velenosaDi D. ivan-25 febbraio 2011

La lettura di questo romanzo di Brent Hartinger mi ha fatto venire in mente il titolo d'un saggio di Roland Barthes, Il grado zero della scrittura: non per dirette suggestioni barthesiane ch'esso contenga, ma perché lo stile dell'autore americano è quanto di più spoglio ed elementare si possa concepire per un'opera di narrativa. La scrittura, del resto, riflette le situazioni e le vicende che formano oggetto dell'opera: dopo Geography Club, un altro libro dello stesso tenore e con gli stessi tre personaggi principali, ambientato però in un campeggio estivo anziché nella scuola che essi frequentano; ed anche qui torna la semplice (e semplicistica) political correctness di Hartinger: il personaggio bellissimo è uno stronzo (secondo la Weltanschauung di Hartinger: per me rimane solo un simpatico libertino; ma il bieco bigottismo political correct del Nostro non gli risparmia neppure la classica accusa di "molestie sessuali" da parte d'una ragazza con cui ci prova), quello dal viso sfregiato da un'ustione è pieno di qualità positive, i nerd imbranati sono simpatici e buoni. Non so se l'autore abbia letto le pagine di David Leavitt che biasimavano certa ormai vecchia letteratura gay dall'afflato dionisiaco, piena di personaggi bellissimi e promiscui; ma la poetica cheap di Hartinger mi ha ricordato proprio, in tono assai minore, l'impacciata lode della stabilità e della mediocritas piccolo borghese innalzata da Leavitt (quantum mutatus ab illo dei primi libri!) nel Voltapagine: non è facile elogiare le piccole cose semplici senza dirocciare nel pedestre. L'impresa, pur con tutto ciò di banale, manierato e prevedibile che porta con sé, può anche riuscire dilettosa e di buon gusto se però supportata da una scrittura piacevole: Hartinger, invece, scrive appunto in modo quanto mai piatto: perfino i dialoghi si trascinano insipidi come quelli di tanti sceneggiati americani per ragazzini; vero che riesce piuttosto malagevole giudicare una traduzione, ma ritengo difficile che anche un traduttore maldestro (e non ho motivo di credere che quello della Quercia Velenosa sia tale) renda plumbeo e scialbo a tal segno un testo che in origine fosse stato pieno di vita. Per dimostrare come si possa scrivere di adolescenti gay con vivacità e grazia basta guardare ad altri libri pubblicati proprio dalla Playground nella collana High School, come quelli di Alex Sanchez.

Bellissimo!Di N. Alessandro-9 luglio 2010

Secondo capitolo della saga di Russel Middlebrooke, un po' più forte del primo capitolo ma non per questo meno bello. Anche qui la dolcezza e il romanticismo non mancano!!!