L' ora delle streghe

Questo libro è il primo volume della serie dedicata da Anne Rice alle streghe Mayfair. Dato che cotituisce il primo volume di una serie, da autrice perfezionista qual è, lo infarcisce di nozioni, particolari e notizie che rendono la lettura un po' pesante.

Non capisco perché mi ostini a leggere la Rice, anche in questo libro la narrazzione è appesantita dalle sue stesura ricca di troppe descrizioni. Un libro che mi si presenta scorrevole a singhiozzo e pure deludente per tutto l'un terzo finale delle pagine.

L'intreccio di questo primo capitolo della saga delle streghe Mayfair è ineccepibile: la storia si srotola lentamente e i pezzi del puzzle combaciano soltanto nelle pagine finali; avevo fretta di leggere per capirci qualcosa, per conoscere il significato nascosto dietro a immagini, parole, numeri, sogni, profezie e ad ogni sorta di mistero che una famiglia di streghe che si rispetti è tenuta a celare al meglio. Malgrado la sapiente struttura della trama, non è scoccata la scintilla: non sono riuscita ad affezionarmi ai protagonisti, dato che la loro storia è per la maggior parte raccontata dall'esterno. Non ho conosciuto i sentimenti di queste streghe, le loro paure, i loro desideri e le piccole meschinità, ho potuto guardarle e ascoltarle soltanto attraverso occhi e orecchie altrui e questo mi ha un pò deluso...avrei preferito conoscerle queste donne, piuttosto che osservarle in modo scientifico e schematico. Soltanto alla fine sono riuscita a conoscere un pò da vicino la protagonista, eppure non ho provato alcuna empatia per lei, anzi, mi infastidiva questa strega-neurochirurgo con un potere immenso! Avrei voluto essere in sintonia con un personaggio dotato di poteri sovrannaturali e invece quello che mi ha emozionato di più è Micheal Curry: un semplice umano, lavoratore, idealista, innamorato, libero e convinto di poter scegliere da sé il proprio destino. Consigliato soprattutto agli amanti del genere urban fantasy-gotico.