Oltre gli orizzonti del conosciuto. La sfida cruciale della mente alla scienza del XXI secolo

La tesi provocatoria di questo libro è che le più importanti caratteristiche della mente, in special modo l'esperienza cosciente e l'autonomia della nostra volontà, sono inconciliabili con le ordinarie categorie concettuali della scienza. Questo è il motivo per cui, analizzando le più significative proposte esplicative avanzate negli ultimi decenni, si scopre immancabilmente che esse sono basate su assunzioni indimostrabili e, non di rado, su vere e proprie contraddizioni. Per dare soluzione ai problemi relativi al rapporto della mente con la sua base materiale, è allora necessario percorrere strade di ricerca inedite, che facciano riferimento a principi e concetti radicalmente diversi da quelli attuali.

Un approccio fortemente anti-convenzionale ai problemi posti dalla mente umana, in particolare a quelli che riguardano la coscienza, la libertà umana e la creatività. Un approccio che, analizzando molti dei più significativi modelli esplicativi proposti negli ultimi decenni, ne mette in luce i presupposti arbitrari che sono alla loro base. La via indicata dall'autore per un'autentica soluzione dei problemi della mente, che non ceda alle lusinghe del riduzionismo ed eviti pericolose ricadute nel dualismo, è quella di una profonda rivoluzione concettuale capace di portarci al di là delle assunzioni e dei principi che oggi ci appaiono come assolutamente certi, e quindi irrinunciabili.

Un libro sulla mente decisamente anticonvenzionale. Un libro che critica alla radice le più importanti teorie sulla mente avanzate negli ultimi decenni, mettendo in luce le assunzioni indimostrabili che sono alla loro base e le contraddizioni di cui sono portatrici. A queste inadeguatezze viene attribuito un significato assai ampio e generale, in quanto considerate una conseguenza inevitabile dei presupposti comuni su cui le proposte stesse si fondano, in primo luogo il tacito assunto che la mente possa essere spiegata all'interno dei fenomeni fisici che conosciamo e dei modelli scientifici che li descrivono. Mettere in discussione la validità di questi presupposti, mostrando come essi conducano immancabilmente a esiti arbitrari o addirittura contraddittori, rappresenta allora la prima condizione per volgersi in direzioni del tutto nuove, le uniche in grado di condurci alla soluzione dei problemi oggi aperti.