L' occidentalizzazione del mondo

Con grande abilità scientifica l'autore della "decrescita" ha raccolto in questo saggio tutti i suoi scritti in merito alla globalizzazione, del quale è un acerrimo nemico, in quanto viene visto e descritto da Latouche come il nuovo imperialismo colonizzante dell'uomo bianco... Un mito che è ancora in piedi e che sta appiattendo le differenze nel mondo intero.

Noi occidentali rappresentiamo, ogni giorno, il ruolo degli imperialisti culturali. Noi non sottomettiamo, ma desideriamo che tutti la pensino come noi, poiché gli altri sono in errore di certo a non condividere i nostri bisogni, stili, credenze, cultura desertificata di ogni frammento d'umanità. L'unico difetto del libro è che si deve avere una base decente di conoscenze sociali per capirlo, e io stesso ho trovato un po' di ostacolo.

Illuminante saggio sul concetto di "Occidente" che secondo l'autore è un'entità ormai fine a sè stessa, una macchina distruttrice che ingloba le altre culture imponendo i propri "disvalori" quali la mercificazione delle relazioni, l'inseguimento del profitto, il rapporto di sfruttamento tra uomo e natura... Perfino quei rapporti improntati al "dono" che colleganoi paesi sviluppati a quelli cosiddetti "in via di sviluppo", nasconde in realtà l'insidia della seduzione e prevede il tornaconto dei donatori... La tesi è fondata, anche se racconta solo una parte del complesso problema dell'internazionalizzazione della globalizzazione