Con gli occhi chiusi di Federigo Tozzi edito da Rusconi Libri

Con gli occhi chiusi

Data di Pubblicazione:
1 marzo 2004
EAN:

9788818016307

ISBN:

881801630X

Pagine:
175
Formato:
brossura
Acquistabile con la

Trama Con gli occhi chiusi

Pubblicato nel 1919, "Con gli occhi chiusi" tratteggia con rara e intensissima efficacia le inquietudini, i tormenti e le delusioni del giovane Pietro. La sua vita amara è segnata dal brutale rapporto con il padre Domenico, dalla grettezza e povertà degli operai che lavorano nel podere familiare di Poggio a' Meli e, soprattutto, dalle incertezze laceranti di un amore che mai appaga. Pietro guarda ma non vede: i suoi occhi sono il sipario che volontariamente serra dinanzi alla realtà incomprensibile, sono l'unica difesa da una vita che disobbedisce alle illusioni. Con gli occhi chiusi è un romanzo dalla trama semplice, ma di notevole respiro narrativo ed è certo uno dei più belli e toccanti di Tozzi. Permette, di scandagliare una materia così umorale e volatile quale è l'animo ipersensibile di un ragazzo, facendo risuonare nel lettore l'eco di sensazioni autentiche, vissute e, per questo, senza tempo.

Recensioni degli utenti

e condividi la tua opinione con gli altri utenti
3 di 5 su 1 recensione

L'autobiografia secondo TozziDi t. giacomo-8 luglio 2010

Un po' tutti gli scrittori di calibro hanno creato almeno un'opera con dei ricorrenti risvolti autobiografici. Ebbene, "Con gli occhi chiusi" è l'"opera autobiografica" di Federigo Tozzi, autore senese cresciuto fuori dai circoli letterari, rustico, capace di dare vita e dignità sulla carta alla parlata di Siena, che può risultare a volte indigesta, ma mai poco coinvolgente. Il conflitto del padre con il protagonista è una probabilmente involontaria precursione delle tematiche psicologiche che esplosero nella prima parte del XX secolo, dove l'insicurezza del figlio e la soverchiante autorità del padre sono costanti e credibili. Un poco insolita l'amata, nipote di onesti servi, eppure così intrigante. Nel complesso una buona prova, che però risente dell'insistente insicurezza del protagonista, un "vaso di coccio" in mezzo al Palio della vita.