Un nuovo contratto per tutti di Tito Boeri, Pietro Garibaldi edito da Chiarelettere
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Un nuovo contratto per tutti

Collana:
Reverse
Edizione:
3
Data di Pubblicazione:
31 ottobre 2008
EAN:

9788861900493

ISBN:

8861900496

Pagine:
144
Formato:
brossura
Argomenti:
Economia politica, Contratti di lavoro
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Descrizione Un nuovo contratto per tutti

La disoccupazione è calata negli ultimi dieci anni, ma gli italiani sono insoddisfatti: i loro salari sono più bassi della media europea ed è sempre più difficile entrare nel mercato del lavoro dalla porta principale. Soltanto uno su dieci riesce a trasformare il contratto a tempo definito in un'assunzione a tempo indeterminato. Se poi perdi il lavoro e non appartieni a una grande impresa nessuno ti aiuta. E allora, cosa fare contro la precarietà? I rimedi ci sono: contratto unico senza scadenza per tutti i lavoratori e con tutele gradualmente crescenti. Occorre anche un salario minimo e riformare gli ammortizzatori sociali. Sarà così possibile rilanciare il lavoro e aiutare i giovani, le donne e i disoccupati di tutte le età, smettendo di sostenere solo chi è dentro il mercato. A costo zero per il contribuente. Ma perché nessun governo finora lo ha fatto?

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4 di 5 su 1 recensione

Un nuovo contratto per tuttiDi l. emanuela-1 aprile 2011

Saggio ottimo con un controllo rigoroso controllo delle fonti. Il libro di Boeri e Garibaldi ha il merito di fotografare l'attuale mondo del lavoro. Sia per quanto riguarda la distribuzione di occupatidisoccupati per fascia geografica (l'eterna frattura Nord-Sud), per fascia di età e per sesso (le donne nettamente svantaggiate rispetto ai maschietti) . Inoltre da circa 15 anni è andata via via crescendo, raggiungendo attualmente dimensioni preoccupanti, l'esercito di coloro che hanno un contratto a termine senza alcuna tutela e senza alcun diritto. La soluzione per gli autori, a mio avviso velleitaria dal punto di vista politico, sta nell'introduzione di un contratto triennale per tutti coloro che entrano nel mondo del lavoro che permetta maggiore discrezionalità, per l'imprenditore, di poter licenziare il lavoratore, ma garantisca a quest'ultimo maggiori diritti e tutele sociali. In realtà, come scrivono Boeri e Garibaldi nei capitoli successivi, la realtà politica e sociale dell'Italia e del mondo del lavoro è enormemente complessa e nessuno sembra in grado di affrontarla, figuriamoci di risolverla.