Dal nulla al mistero assoluto. Trattato di filosofia della religione

Con questo libro, assolutamente avvincente nello stile semplice e tuttavia preciso, Welte accoglie la sfida di porsi in serrato dialogo con le proposte filosofiche più importanti del sul tempo, per dimostrare come l'esperienza religiosa abbia ancora molto da dire filosoficamente. In modo quasi profetico rispetto alle tempistiche del Magistero (cf. il primis l'enciclica Fides et Ratio di Giovanni Paolo II, ma anche i discorsi di Subiaco e di Regensburg di papa Benedetto XVI), Welte si tuffa nell'analisi delle esperienze elementari dell'uomo in quanto tale per trarne due affascinanti e convincenti itinerari verso Dio. I percorsi non sono intellettualistici quindi ma scaturiscono dalla presa d'atto dell'originaria apertura dell'uomo alla Verità. Un monito per chiunque proponga una disperante separazione tra fede e ragione, viste in ottica irriducibilmente dicotomica, ma soprattutto a tutte le coscienze credenti che , confondendo la fede con il fideismo, guardano con sospetto le ragioni del discorso metafisico, favorendo una pericolosa deriva irrazionale.