Notre Dame de Paris. Ediz. integrale

Notre-Dame è letteralemente un'opera teatrale, esagerata nel costume, nell'enfasi di ogni personaggio che è descritto in modo irrealistico e caricaturale come il contesto in cui è sita tutta la vicenda ed i nomi dei suoi personaggi. Il simbolismo è evocativo e serve per amplificare il messaggio e l'immagine che il lettore si costruisce di tutta la vicenda. Trovo affascinante i temi che Hugo introduce come quello dello stereotipo attraverso il quale siamo abituati a pensare: Esmeralda per tutta l'intera vicenda è riconosciuta come gitana anche per le sue caratteristiche fisiche (il colore scuro della pelle, i suoi abiti e le sue movenze) quando attraverso un colpo di scena del commediografo greco ecco la Esmeralda parigina. Lo stesso vale per il gobbo, descritto come orribile alla vista ma con un cuore ed un animo nobile e sincero. Ancora, la folla rappresenta un personaggio a sè che meriterebbe pagine intere per essere raccontata. Hugo vi dedica interi capitoli a questa orda balorda che si muove senza cognizione di causa, senza capire cosa accade e dove ciò che conta è esserci. Semplicemente divino!

Questo celeberrimo romanzo di Victor Hugo narra la storia dell'amore di Esmeralda, indirizzato verso un uomo che non la merita, condiviso con un uomo che non rappresenta più di un fratello per lei, bramato e conteso da due "alleati-rivali" e sottratto alla tranquillità di una famiglia comune. Più mille altri intrighi ed allacci collaterali che ne fanno un capolavoro dalla trama fittissima.

Un romanzo capolavoro per quanto riguarda lo stile narrativo, per la complessità dell'intreccio della trama e per la splendida caratterizzazione dei personaggi. Contiene inoltre un interessante parallelismo comparativo tra l'evoluzione dell'architettura e lo sviluppo della stampa. Meravigliosa la descrizione della cattedrale.

Notre Dame de Paris è un romanzo fuori dalle linee, a molti può sembrare noioso e monotono, ma è bene guardare oltre, capire il messaggio dell'autore. Il libro è completamente diverso dal famoso cartone animato della disney, qui si parla di un amore vero, intenso, eterno oserei dire. La scelta del titolo non è lasciata al caso; la grande cattedrale con la sua maestosità "osserva" tutti gli avvenimenti che coinvolgono i protagonisti e rimane impassibile di fronte a loro. La narrazione è abbastanza lenta, ad alcuni tratti oscura, con una lunga descrizione dell'ambiente parigino medievale. Da notare i continui richiami del narratore, che si "intromette" nella vicenda ricordando al lettore fatti salienti della storia o facendo riflessioni su un determinato personaggio. Largo spazio è lasciato anche alla classe popolare che non rimane impassibile di fronte agli eventi, al contrario commenta, agisce, si fa partecipe della storia. C'è anche una progressiva evoluzione dell'autore, che, nel corso dei capitoli affronta molte tematiche.

Un libro bellissimo. Un classico intramontabile, intenso e ben scritto. I sentimenti e i personaggi sono così vivi da restare scolpiti nel lettore.

Molto poco avvincene, tranne che per la curiosità che mi ha mosso a grandissimi balzi di noia o di costrizione a finirlo. Rimpiango di certo la rappresentazine romanzata della Disney che ha solo addolcito la pillola ma il capovolgimento dei capitoli finali è stata una piacevolissima sorpresa! Non me lo aspettavo proprio che il reale avvenimento degli eventi fosse in realtà così crudo e pragmatico. Esmeralda, Quasimodo e Febo, uniti comicamente nel loro destino reale, dove solo alla fine ogniuno ha ricevuto la giusta ricompensa tranne i reali sventurati (escluso Febo che ho profondamente odiato!). Accettabile se non ci fossero stati troppi intercalari inutili della trama.