Non mi abbandonare mai

Quando leggo un romanzo, così come quando guardo un film, non ne rimango soddisfatta se la storia in se è densa e portentosa, MA se l'autore è riuscito a portarmi dentro alla storia stessa. In questo romanzo, che ho letto in un fiato, ho scoperto con grande piacere questa immensa capacità di Valente. Ci introduce e ci accompagna all'interno della storia con grazia e con forza assieme; fa si che grazie alla sua capacità narrativa -scorrevole e ricercata- non solo si leggano, ma si vivano quegli attimi, si percepisca la fredda neve sul viso, o il profumo dei covoni in campagna, o l'angoscia di Tommaso che diventa magicamente la tua. Ci guida via via in un percorso che conduce lentamente verso significati più pungenti. Una storia a tratti cupa, dura, situazioni di vita incredibili, ma reali. Turbamenti, cicatrici, fallimenti mai confessati, passione, voglia di rinascere.. tutto ciò che ho trovato in questo primo romanzo al quale spero ne segua presto un secondo, magari più lungo, per finirlo il più tardi possibile.