Il nome di Dio è misericordia. Una conversazione con Andrea Tornielli

Con parole semplici e dirette, papa Francesco si rivolge a ogni uomo e donna del pianeta instaurando un dialogo intimo e personale. Al centro, c'è il tema che più gli sta a cuore - la misericordia - da sempre fulcro della sua testimonianza e ora del suo pontificato. In ogni pagina vibra il desiderio di raggiungere tutte quelle anime - dentro e fuori la Chiesa - che cercano un senso alla vita, una strada di pace e di riconciliazione, una cura alle ferite fisiche e spirituali. In primo luogo quell'umanità inquieta e dolente che chiede di essere accolta e non respinta: i poveri e gli emarginati, i carcerati e le prostitute, ma anche i disorientati e i lontani dalla fede, gli omosessuali e i divorziati. Nella conversazione con il vaticanista Andrea Tornielli, Francesco spiega - attraverso ricordi di gioventù ed episodi toccanti della sua esperienza di pastore - le ragioni di un Anno Santo straordinario da lui fortemente voluto. Senza disconoscere le questioni etiche e teologiche, ribadisce che la Chiesa non può chiudere la porta a nessuno; piuttosto ha il compito di far breccia nelle coscienze per aprire spiragli di assunzione di responsabilità e di allontanamento dal male compiuto. Papa Francesco non si può dimenticare: è uno di quei personaggi destinati a fare storia non per la posizione che ricoprono, ma per l’incredibile carisma. Il nome di Dio è misericordia viene pubblicato contemporaneamente in ottantasei Paesi del mondo e racchiude le conversazioni del vaticanista Andrea Tornielli con il Papa Jorge Mario Bergaglio e quindi il pensiero globale di un uomo che è nato a Buenos Aires nel 1936 e vescovo di Roma dal 13 marzo 2013. In questo libro sono racchiuse tutte le ragioni di un Anno Santo da lui fortemente voluto anche per riconoscere, senza mettere in dubbio tutte le questioni etiche e teologiche, che la Chiesa non può chiudere le porte a nessuno. Il dovere che ha un Papa, e con lui tutti i vertici e i rami cattolici, è quello di far breccia nelle coscienze per aprire degli spiragli, per spingere ad assumersi le proprie responsabilità di fronte ad un male compiuto. Papa Francesco compie così un gesto rivoluzionario, esprimendo il desiderio di raggiungere tutte quelle anime che hanno bisogno di raggiungere una strada di pace e di riconciliazione come i poveri, gli emarginati, i carcerati, le prostitute, i disorientati, i lontani dalla fede, gli omosessuali e i divorziati che chiedono di essere accolti e non respinti. La misericordia è al centro di tutto e a chi pensa di essere al di sopra e di non averne bisogno, Papa Francesco ricorda che anche lui ha bisogno della misericordia di Dio.