Neve di Orhan Pamuk edito da Einaudi
Alta reperibilità

Neve

Editore:

Einaudi

Collana:
Super ET
Traduttore:
Gezgin S., Bertolini M.
Data di Pubblicazione:
4 giugno 2014
EAN:

9788806222703

ISBN:

8806222708

Acquistabile con la

Trama Neve

Investita da una tormenta di neve, la città è un miscuglio di etnie e fazioni politiche. Ci sono turchi, curdi, georgiani, nazionalisti laici e integralisti religiosi. C'è la polizia segreta, c'è l'esercito e ci sono i terroristi islamici. Ka inizia la sua indagine, mentre la neve continua a cadere e le strade vengono chiuse. Kars è isolata. In città, Ka rivede dopo diversi anni Ipek, una compagna di università molto bella. Ka se ne innamora e sogna di portarla con sé in Germania. Per realizzare questo sogno, farà di tutto. La situazione precipita quando una compagnia di teatro mette in scena un dramma degli anni Venti, scritto in sostegno della laicità dello Stato fondato da Atatùrk, dove una donna, coraggiosamente, brucia il chador in pubblico. Durante lo spettacolo alcuni giovani del liceo religioso inscenano una protesta. E la serata finisce nel sangue. Ka viene coinvolto suo malgrado. È uno spettatore imparziale, ma molto confuso. Non sa nemmeno rispondere alla domanda: credi in Dio? Sostiene che a Kars ha ritrovato Allah, ma poi l'unica cosa che gli interessa è la ricerca, molto occidentale, della felicità. Il dilemma di Ka ruota intorno al confronto tra Occidente e Islam.

Spedizione GRATUITA sopra € 25
€ 14.25€ 15.00
Risparmi:€ 0.75(5%)
Disponibile in 2-3 giorni
servizio Prenota Ritiri su libro Neve
Prenota e ritira
Scegli il punto di consegna e ritira quando vuoi

Recensioni degli utenti

e condividi la tua opinione con gli altri utenti
3 di 5 su 6 recensioni

Neve..Di l. alice-27 luglio 2011

Tra i romanzi di Pamuk questo è quello forse più sperimentale, dove la fantasia dell'autore si scatena. Una storia d'amore tra un uomo e un paese, tra un uomo e una donna. L'uomo è un poeta che, vissuto lontano dalla sua nazione, pensa di poter colmare la lontananza creata dal tempo e dagli eventi. Un libro di illusioni. Così come la neve è illusione di purezza e rinascita, Ka si illude su un nuovo inizio. Si illude di essere un altro. Altrove. Ma la neve cade, soffice e pura, coprendo senza cambiare nulla. Nostalgico, bello, tristissimo.

Neve...Di G. Tommaso-23 febbraio 2011

Penso che questo libro non possa meritarsi più di 2. Lento, malinconico, misterioso... Allo stesso tempo affascinante e noioso... Sarà la suggestione data dal titolo, ma questo libro mi ha ricordato proprio una lunga nevicata invernale. Sullo sfondo di una città turca di confine, sospesa fra Oriente e Occidente, fra spirito laico ed estremismo religioso, tema centrale del libro è la disperata ricerca della felicità da parte di Ka, il protagonista. Una ricerca che non può prescindere da intensi e profondi momenti di infelicità, che non trova conforto nella fede e nell'amore... Ma solo nell'ispirazione poetica e nella perfetta simmetria di ogni fiocco di neve.

Neve..Di G. Luisa-22 novembre 2010

Libro non facile. Uno strato di neve avvolge ogni cosa. Attutisce i rumori. Acuisce la distanza millenaria tra l'Oriente e l'Occidente. La forma (o piuttosto la traduzione) è molto distante. Manca di linearità.

Neve.Di C. Laura-27 agosto 2010

Tema ricorrente e trasversale a tutto il romanzo: il contrasto tra tradizione e innovazione, ossia il conflitto oriente-occidente. Le descrizioni sono molto suggestive e cariche di atmosfere. Neve: lo scorrere del romanzo rievoca proprio lo scendere della neve, lenta, delicata, silenzosa, ma che si deposita gradualmente e si accumula ai margini delle strade dove "si ferma". Atmosfere dunque grigie e statiche ma cariche di tensioni. I dubbi del protagonista e i suoi pensieri sono spunti per riflessioni e permettono di conoscere questa costante conrtaddizione tra occidente e Islam in un'ottica diversa.

Una visione di frontiera tra oriente e occidenteDi C. Marialaura-20 agosto 2010

Un romanzo sorprendente in cui si intrecciano diversi punti di vista, culture e pensieri, alla ricerca di una verità, se questa esiste. Pamuk fa capire come sotto ogni posizione e ideologia possa celarsi il ricatto della libertà, il rischio o la certezza di perderla. Cosa sia la libertà e cosa aspiriamo a farne di questa libertà è poi un altro interrogativo che prende forma mentre si sfogliano le pagine. Il punto di vista extra-occidentale è che l’aspirazione occidentale sia la felicità, costi quel che costi, anche togliendole la consistenza, quella che deriva dal confronto, dal sacrificio se non dalla lotta, dal rispetto dei principi. Voi che avete reso trasparente, effimera e gratuita persino la felicità, cosa vorrete mai imporci? Quale pretesa di superiorità nutrite? Perché vi sforzate di comprenderci con accondiscendente benevolenza, quasi con compassione? Sono alcune delle domande che aleggiano nel libro, prodotte dalle caratterizzazioni di alcuni dei personaggi di Pamuk, mentre lui - l’autore - prova a tenere conto di tutto. Per trattare questi interrogativi e sfuggire a visioni di parte, Pamuk sceglie di guardare i fatti e le persone da un punto di vista al confine tra i due sistemi, al punto che dal romanzo vien fuori una visione di frontiera del mondo. La frontiera non solo è rappresentata fisicamente nella Turchia, un paese dall’equilibrio estremamente precario, con un piede in Europa e l’altro nel cuore dell’Islam, e in Kars, città di confine tra diverse regioni. L’autore si spinge fino a scegliere di far parlare un personaggio di frontiera come Ka, un poeta turco ma imbevuto di letteratura occidentale, alla ricerca della propria identità, o quantomeno di un dialogo con le proprie radici. Ma le domande del romanzo, così come la ricerca di Ka, non trovano soluzione; Ka non risolve la sua crisi di identità: infatti, viene visto dagli altri come “un poeta con la mente in Europa, il cuore tra i militanti del liceo religioso e la testa confusa”. Egli non riuscirà a portare con sé l’amata Ipek in Europa e verrà ucciso da tre colpi di pistola, quattro anni dopo il suo rientro in Germania. La sconfitta di Ka però non coincide con la sua morte; la sua fine tragica è solo l’epilogo di un amaro destino. Il romanzo lancia quindi degli interrogativi che non trovano risposta, ma aprono il dubbio della coscienza; sono in questo modo destabilizzanti per la sicurezza occidentale, che è così costretta a interrogarsi su se stessa. Il punto di forza del romanzo è proprio l’assenza di risposte tranquillizzanti e rassicuranti, il suo voler insegnare a tutti la complessità contro le facili semplificazioni.

libro di illusioniDi u. giovanni-10 agosto 2010

Soffice come la neve, silenzioso come la neve, freddo come la neve. una struggente storia d'amore. Bello e triste