Neuromante

Il libro cult che mescola sapientemente cyber punk a universi paralleli si presenta cme un romanzo di difficile penetrazione se non si è preparati. Gibson infatti non si sofferma a spiegare e a rendere più chiare le avventure dei suoi eroi ma affascina il lettore catapultandolo senza protezioni nel libro.

Pensavo che fosse il solito libro di fantascienza di serie B, ma mi sbagliavo. E' difficile stargli dietro anche oggi che termini come RAM o ROM e concetti come IA e firewall sono molto più diffusi, immagino come sarebbe stato leggerlo 25 anni fa, ma anche per questo la storia si rivela meno prevedibile del previsto. C'è dentro un po' tutto ciò che mi affascina maggiormente nell'universo informatico, in chiave fantascientifica, ma forse il bello vero viene fuori proprio dalle righe più descrittive, che trasudano immaginazione.

Gibson ha avuto il merito di creare, insieme a Sterling un sottogenere della fantascienza, il cosiddetto cyberpunk che ha riscosso un notevole successo alla fine degli anni 80. Questo romanzo è stato la sua consacrazione, anche se non sempre è una lettura immediata anche perchè ricca di uno slang che inizialmente può spiazzare. Unico rammarico è che a delle premesse così interessanti non si sia dato seguito nel corso degli anni. Neuromante è comunque un testo che ha cambiato il modo di scrivere fantascienza.