Netsuke. Sculture in palmo di mano. La raccolta Lanfranchi e opere da prestigiose collezioni internazionali. Catalogo della mostra (Milano, novembre 2008-marzo 2009)

Il volume accompagna una prestigiosa esposizione che presenta al pubblico per la prima volta i netsuke della collezione di Giacinto Ubaldo Lanfranchi (1889-1971) donata alla casa-museo Poldi Pezzoli nel 2005 dalla vedova, Maria Taglietti Lanfranchi.Generalmente realizzati in avorio o in legno, i netsuke erano piccole sculture utilizzate, come dei bottoni, per fissare alla cintura del kimono maschile, privo di tasche, contenitori per portare appresso oggetti personali.Da accessori pratici, i netsuke divennero presto ornamenti raffinatissimi, dall'elevata qualità artistica.Spettacolari per la minuziosa definizione di tutti i particolari, i netsuke – che ebbero grande diffusione nell'epoca Edo (1615-1868) – rappresentano figure umane e creature fantastiche, animali dello zodiaco, fiori o piante, divinità immaginarie e anche “stranieri”, le cui fattezze appaiono buffamente reinterpretate dagli intagliatori giapponesi.Rarissimo, se non unico, è un esemplare raffigurante una Deposizione (fine XVI - inizio XVII secolo), testimonianza preziosissima della diffusione in Giappone del Cristianesimo. Questi autentici capolavori della collezione Lanfranchi sono messi a confronto con circa settanta pezzi di eccezionale qualità provenienti da collezioni pubbliche e private italiane e straniere, tra cui il Linden-Museum di Stoccarda. Il volume, con saggi critici che approfondiscono gli aspetti storico-artistici connessi ai netsuke e alla nascita della collezione Lanfranchi, è completato da un glossario e da una bibliografia.Milano, novembre 2008 – aprile 2009