Nessuno è indispensabile
- Editore:
Einaudi
- Collana:
- I coralli
- Data di Pubblicazione:
- 9 Ottobre 2012
- EAN:
9788806210915
- ISBN:
8806210912
- Pagine:
- 212
- Formato:
- brossura
Trama Nessuno è indispensabile
Impiegato modello in un'azienda modello - italiano medio tragicamente modello -, Michele Gervasini fa coincidere la sua idea di felicità con gli angoli acuti del contratto a tempo indeterminato. E poco importa se ogni mattina deve affrontare il traffico isterico della via Pontina per raggiungere il suo ufficio alla Montefoschi, azienda leader nella produzione di latte e derivati. Lì lo aspettano gli altri dipendenti dell'Ufficio pianificazione e controllo, una pattuglia di buffi animali da scrivania che vive - non solo simbolicamente - all'ombra dell'enorme, minacciosa mucca aziendale in vetroresina che campeggia davanti agli stabilimenti. Ma un giovedì mattina la più mite fra le colleghe si dà fuoco nello sgabuzzino delle scope, e all'improvviso bisogna rivedere i confini di quelle giornate che fino ad allora avevano funzionato con l'efficienza di un formicaio. Con lo spirito dissacrante di una commedia tragicomica, "Nessuno è indispensabile" sovverte la tradizione del romanzo industriale seguendo il ritmo e la grammatica della contemporaneità, per descrivere in maniera umanissima e feroce i rituali, le mitologie, il misticismo laico che stanno alla base della vita aziendale. Peppe Fiore racconta la deriva impazzita del mondo in cui viviamo, la nevrosi da scrivania, i tic e le frustrazioni di ogni giorno, mettendo in scena personaggi che non hanno a disposizione un'altra vita, né il desiderio di immaginarsela.
Recensioni degli utenti
Buona idea-30 Novembre 2014
L'idea c'è, l'inizio è "bruciante" (ahimè, in tutti i sensi), il linguaggio è veloce e al tempo stesso non banale: tutto fa pensare a un romanzo di denuncia, pur se nell'ironia dell'estremizzazione. A un certo punto, però, subentrano alcuni personaggi al limite del caricaturale e Fiore, dimenticando il titolo, perde anche il filo di quello che avrebbe dovuto essere il senso della storia. Arriva poi un finale stravolto, che sembra scritto da altre mani e appiccicato lì perché non si sapeva più cosa fare di quella trama, che invece avrebbe meritato una degna chiusura.